Ad agosto l\’indice del fatturato dell\’industria ha segnato un calo dell\’11% rispetto allo stesso mese dell\’anno precedente. Il calo risulta invece pari al 3% rispetto a luglio. Lo comunica l\’Istat precisando in particolare che il fatturato è diminuito del 10,2% sul mercato interno e del 12,9 su quello estero.
Nel confronto tra i primi otto mesi del 2008 e lo stesso periodo dell\’anno precedente, il fatturato dell\’industria ha registrato un incremento del 2,6%, quale sintesi di una crescita del 2,5 sul mercato interno e del 3,1 su quello estero. Per il fatturato, quindi, si tratta di una debacle vera e propria considerato che a luglio la variazione tendenziale era stata pari a +4,7% rispetto allo stesso mese del 2007.
E ora l\’analisi per raggruppamenti principali di industrie: nel mese di agosto 2008 l\’indice del fatturato è cresciuto, rispetto allo stesso mese del 2007, del 14,9% per l\’energia; si sono invece registrate diminuzioni tendenziali del 17,2% per i beni intermedi, del 15,7 per gli strumentali e del 9,4 per i beni di consumo (meno 23,8% per quelli durevoli e meno 7,5 per quelli non durevoli). Gli indici destagionalizzati del fatturato segnalano, rispetto a luglio, variazioni negative del 4,7% per l\’energia, del 4,5 per i beni intermedi, del 2,5 per quelli di consumo (meno 7,7 i durevoli e meno 1,3 per quelli non durevoli) e dello 0,6% per i beni strumentali.
L\’Istituto analizza anche i vari settori per attività economica: in agosto, nel confronto con lo stesso mese 2007, l\’indice del fatturato ha segnato un\’unica variazione positiva nel settore delle raffinerie di petrolio (più 19,0%); le diminuzioni più significative sono state registrate nella produzione di mobili (meno 32,4), nelle altre industrie manifatturiere (compresi i mobili) e nell\’estrazione di minerali (meno 29,6%).
Sul fronte degli ordinativi dell\’industria, l\’indice ad agosto ha segnato una flessione del 5,2% rispetto allo stesso mese del 2007, derivante da una riduzione dello 0,5 sul mercato interno e del 12,8 sul mercato estero. Il calo sul mese precedente, invece, è stato pari allo 0,3%, comunica l\’Istat.
A luglio sia il dato tendenziale che il congiunturale erano stati invece di segno positivo, rispettivamente +5,5% su anno e +2,6 su mese.
(da Capitanata.it – fonte Adnkronos)