Il Gruppo Vw durante la crisi continua a crescere e a non fermarsi. Le vendite del gruppo tedesco nei primi nove mesi del 2010 sono aumentate del 12,7%, producendo 5.400.000 tra automobili, suv e veicoli commerciali leggeri. E’ quanto scrive l’autorevole rivista Automotive News.
Il mercato cinese e sudamericano stanno dando dei forti segnali di ripresa e il gruppo tedesco vede aumentare le sue quote di mercato anche in Europa. Secondo il top management tedesco è probabile che il 2010 si potrebbe chiudere con la produzione di 7 milioni di vetture, riducendo il gap con il primo costruttore Toyota a solo un milione di unità, rispetto alle 1,5 unità del 2009.
L’obiettivo finale resta per il 2018 la produzione di dieci milioni di vetture, superando Toyota anche nei profitti, oltre che nelle vendite globali.
I maggiori competitors Toyota e GM non restano a guardare: Toyota dopo l’incubo dei richiami ora ritorna a crescere soprattutto con la Lexus negli USA. La GM dopo il salvataggio da parte dell’amministrazione Obama, ricomincia a vendere molto bene con Buick, Cadillac, Chevrolet e GMC negli Usa, ed è anche boom di vendite in Brasile.
Il 2009 si era chiuso con Toyota al primo posto con 7.81 milioni di unità, GM con 7.48 milioni di vetture e VW Group con 6.31 milioni di automobili.
La VW comprende i seguenti marchi: Volkswagen, Audi, Seat, Skoda, Bugatti,Lamborghini e Bentley.
Durante la crisi la VW è diventato azionista di maggioranza della Suzuki, ha rilevato la Porsche ,ha aumentato la sua quota in MAN (fabbrica tedesca di automezzi pesanti), ha acquisito la svedese Scania che produce veicoli industriali e l’ItalDesign di Giorgetto Giugiaro. L’AD Volkswagen Martin Winterkorn ha anche ammesso che vuole rilevare l’Alfa Romeo dalla Fiat, per fare diretta concorrenza alla BMW ma Marchionne per ora non ha alcuna intenzione di vendere. Le nuove acquisizioni comporteranno un totale rinnovo della gamma prodotti utilizzando il know-how del gruppo e il risultato non sarà scontato. La sfida è appena iniziata.
di Michele Antonucci