L’azienda romana tra le eccellenze italiane raccontate nella 2^ edizione del libro “Storie di Successo, L’Italia dell’Ingegno e dell’Eccellenza nel Mondo”, tenuto a battesimo dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso
Roma – “Siamo stati tra i primi a giocare in Italia con il web e questo ci ha cambiato la vita”. Il fondatore, Presidente e Amministratore Delegato di Unidata, Renato Brunetti, ricorda “quell’onda positiva di grande cambiamento” che ha portato la società informatica, creata con altri due soci nel 1985, a diventare tra i primi Internet Service Provider italiani nel 1994. Era l’alba di Internet. Solo l’anno dopo, Microsoft avrebbe lanciato Internet Explorer per Windows.
Inizia così la storia di Unidata, selezionata tra le eccellenze Made in Italy raccontate nella seconda edizione del libro “Storie di Successo, L’Italia dell’Ingegno e dell’Eccellenza nel Mondo”, presentato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, durante un incontro istituzionale presso il MIMIT, nell’ambito della Giornata Nazionale del Made in Italy.
Un viaggio tra tradizione e innovazione nell’ecosistema virtuoso del prodotto italiano, che celebra la capacità delle nostre imprese di crescere a livello internazionale mantenendo un forte legame con il territorio.
Nata nel 1985 a Roma dall’intuizione di tre soci ancora oggi alla guida dell’azienda, Unidata è oggi tra le realtà più dinamiche e strategiche del panorama digitale dove si posizione come principale Internet Service Provider (ISP) a controllo italiano attivo in tutti i settori: Privati, Aziende, Pubblica Amministrazione e Wholesale. Quotata sul mercato Euronext Milan – segmento STAR, con oltre 100 milioni di euro di fatturato, circa 220 dipendenti, una rete in fibra ottica che supera i 7.400 chilometri, un data center proprietario e una crescente presenza nazionale, Unidata fornisce connettività ultra broadband, servizi cloud e soluzioni IoT a più di 26.000 clienti tra imprese, enti e famiglie.
“In questi anni abbiamo fatto dell’innovazione la nostra cifra identitaria, anticipando le evoluzioni tecnologiche e portando avanti un modello di sviluppo industriale radicato nel Paese ma con uno sguardo aperto al mondo – commenta Renato Brunetti, Presidente e Amministratore Delegato di Unidata –. Siamo orgogliosi di essere stati scelti per rappresentare l’Italia che innova, che crede nel digitale come motore di inclusione, sostenibilità e competitività.”
Il profilo di Unidata nel libro racconta anche il percorso di crescita che ha visto l’azienda distinguersi per progetti strategici di rilievo nazionale, come il cablaggio del Centro Italia, la posa di cavi sottomarini tra Sicilia e Liguria e lo sviluppo di soluzioni smart per le città e le utility, come i contatori intelligenti per il monitoraggio delle perdite idriche. Attenzione è riservata anche alla sostenibilità, con data center alimentati in parte da fonti rinnovabili, e all’impegno sociale, come i progetti per la connessione delle carceri in funzione educativa e riabilitativa.
Nell’anno del suo 40° anniversario, Unidata è protagonista del presente e guarda con determinazione al futuro, con l’obiettivo di accompagnare il Paese nelle sfide della nuova trasformazione digitale, compresa quella dell’intelligenza artificiale. Lo sguardo è infatti rivolto alla prossima rivoluzione che “ci cambierà la vita”, perché – come sottolinea Brunetti nel libro – “Gli algoritmi avanzati sono un dominio delle menti, non del denaro” e con un approccio open source si può “democratizzare” l’intelligenza artificiale. In Italia siamo particolarmente ingegnosi, quindi sono ottimista. Ma bisogna capire quanto questa partita sia importante e investire”.
“La seconda edizione di Storie di Successo non è solo un tributo all’imprenditorialità italiana, ma un segnale forte della necessità di fare sistema. Ogni storia raccontata mostra come la collaborazione e la condivisione di esperienze possano generare innovazione e nuove opportunità di crescita. Questo libro vuole essere uno strumento di ispirazione per le nuove generazioni di imprenditori, un invito a credere che insieme si possa portare il Made in Italy ancora più lontano”, ha dichiarato Roberto Santori, founder della community Made in Italy.