Dopo il via libera da parte del Consiglio dei Ministri, lo scorso mercoledì 24 ottobre è partito alla Camera l\’iter parlamentare del disegno di legge sull\’editoria. Il DDL arriva alla Commissione Cultura della Camera non senza polemiche, anche perché lo stesso Gentiloni ha affermato che "il disegno di legge sull\’editoria […] va corretto perchè la norma sulla registrazione dei siti internet non è chiara e lascia spazio a interpretazioni assurde e restrittive."
A quanto pare, il fatto che siano esclusi dalla normativa i blog e tutti i soggetti che non svolgono attività editoriale a livello professionale, è ormai acclarato: il sottosegretario Levi ha recentemente dichiarato che la legge si rivolge agli operatori del mercato dell\’editoria, "tutti quelli che professionalmente producono giornali, riviste, libri e dunque esclude, per definizione, i blog o i siti individuali".
Questa precisazione, purtroppo, non è però ancora sufficiente a tranquillizzare gli operatori della stampa online e a far cessare l\’allarme. Questo DDL, infatti, attua una parificazione indiscriminata tra le regole della stampa "tradizionale" e le pubblicazioni online, con particolare riguardo alla disciplina della responsabilità per omesso controllo per i direttori dei giornali. Al punto 1 dell\’Art. 7 ("Attività editoriale su Internet"), si specifica infatti che "L\’iscrizione al Registro degli operatori di comunicazione dei soggetti che svolgono attività editoriale su internet rileva anche ai fini dell\’applicazione delle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa." La norma è quantomai imprecisa, ma pare comunque ritenere applicabile la responsabilità per omesso controllo anche ai soggetti che svolgono attività editoriale online.
Come ben puntualizza l\’avvocato Giovanni Battista Gallus dell\’omonimo studio legale, "il Legislatore sembra ignorare la dimensione dinamica del web. Si parifica tout court, quanto alla responsabilità penale, l\’attività editoriale cartacea e quella online, ma la differenza dei media e l\’essenza stessa del web collaborativo trasformano questa futura parificazione in una mera responsabilità di posizione."
Oggi la stampa online, nelle grandi come nelle piccole testate, è caratterizzata da una forte apertura verso i lettori, sempre più protagonisti nel processo dell\’informazione. Se questa norma dovesse essere attuata, la penalizzazione per il reato di omesso controllo verrà estesa anche ai giornali online, e strumenti come i blog, i forum o i commenti alle notizie, che sono parte integrante dell\’apparato dell\’informazione, dovranno giocoforza essere soppressi, oppure inevitabilmente moderati, con tutto ciò che ne consegue nella gestione redazionale.
Per l\’
Associazione Nazionale Stampa Online (
www.anso.it), ente che rappresenta gli interessi di editori di testate giornalistiche online a carattere locale in tutta Italia, il vero, grande problema è in ogni caso proprio la leggerezza con cui viene trattato il settore della stampa online. Questo DDL di riforma della legge sull\’editoria poteva essere un\’importante occasione per cambiare il profilo di regolamentazione di un settore che negli anni ha subito profondi e significativi mutamenti.
Ma non lo è stata. E questo è molto grave, anche perché le aspettative erano – e sono – alte, e non è più possibile che ci sia uno scollamento così macroscopico tra il legislatore e il settore della stampa online. Non solo
non vengono risolti i problemi annosi, ma se ne aggiungono paradossalmente di nuovi. "
Siamo fortemente preoccupati", precisa il presidente Luca Lorenzetti, "
ed è per questo che ci adopereremo per poter ottenere un\’audizione con gli organi preposti prima che sia troppo tardi."