Torino – L’Associazione CAReGIVER, con il patrocinio del Politecnico di Torino, ha organizzato sabato 15 marzo un convegno sul tema della difficile transizione in atto nel mondo dell’automobile e le prospettive per salvaguardare la sua industria e la sostenibilità ambientale ed economica delle automobili.

 

Renzo Porro, Presidente dell’associazione CAReGIVER, spiega: “I risultati di un sondaggio parlano chiaro: il 37,9% degli interpellati non è disposto a comprare un’auto solo per la città, mentre il 23,3% spenderebbe al massimo 15.000 Euro, il 18,3% meno di 10.000”.

In Italia, nel 2003 si comprava un’auto con 4,7 stipendi, nel 2023 ne servivano già 7,7. Mantenere un’auto costava 1.300 Euro nel 2010 ma 4.300 nel 2024. Se nel 2011 gli under 20 patentati erano il 95%, nel 2021 sono stati il 50%.

 

Queste e altre cause fanno sì che l’industria delle automobili in Europa stia attraversando un periodo estremamente difficile. Il detonatore sta nella decisione della UE, derivante dal green deal, di imporre l’adozione di motopropulsori elettrici per le vetture che saranno vendute a partire dal 2035 con l’obiettivo di ridurre l’emissione allo scarico dei gas climalteranti che costituiscono la parte meno difficilmente aggredibile fra tutte quelle conosciute.

Ad un primo esame la decisione appare un errore inspiegabile; in realtà era l’unica alternativa possibile per ridurre l’emissione di CO2 allo scarico in tempi relativamente brevi non potendo contare sull’adozione di combustibili verdi (idrogeno, bio combustibili, e-fuel) a causa della totale mancanza delle tecnologie e degli impianti per produrli in quantità e a costi adeguati.

La risposta dei costruttori europei è stata molto rapida, troppo rapida, con la conseguenza di modificare i piani di sviluppo prodotto, le linee di produzione, la filiera di fornitura e quant’altro necessario senza riuscire a capire se l’aumento del costo di acquisto, la scarsa autonomia, la mancanza di una rete adeguata per la ricarica, solo per citare le cause più importanti, sarebbero state accettate dal Cliente. Ne è derivata la situazione nota a tutti delle grandi difficoltà di vendita delle vetture elettriche e solo le vetture ibride sono oggi acquistate in percentuali significative. La pressione della concorrenza cinese che ha saputo adeguarsi alla richiesta molto rapidamente e ha proposto modelli competitivi a prezzi di vendita irraggiungibili dai costruttori europei ha fatto il resto.

Le ragioni di questo exploit cinese sono note e la maggior parte non contrastabili da parte degli europei.

Il convegno si è proposto l’obiettivo di fare chiarezza su questo e su altri aspetti che stanno rendendo difficile la vendita e l’utilizzo, soprattutto in città, di ogni tipo di vettura.

Grazie agli interventi frontali proposti soprattutto da rappresentanti dell’industria, alla tavola rotonda con esperti dell’industria e dell’accademia, alla conduzione dei lavori da parte di un appassionato esperto nel campo automotive, si è cercato di fornire indicazioni di possibili soluzioni senza illudere sui tempi e sui risultati dei numerosi sforzi che tutti gli attori in scena stanno facendo.

Queste soluzioni dovranno essere adottate dai Governi, dai costruttori, dai media e dai Clienti/utilizzatori.

 

Il convegno, con il patrocinio del Politecnico di Torino, è stato organizzato dalla associazione CAReGIVER, costituita nel 2024, e i cui più di 150 soci sono i tecnici che hanno dato un contributo determinante  a mettere in produzione le vetture dei marchi Fiat, Lancia e Alfa Romeo dal 1970 al 2015. Le loro competenze sono una miniera a disposizione, su base volontaria, di tutti coloro che desiderano approfondire i problemi e le possibili soluzioni del prodotto più complesso costruito dall’uomo e in libera vendita.