Busseto (PR) – SICIM, azienda internazionale operante nel settore energetico con sede a Busseto (PR), ha acquisito una nuova commessa EPC (ingegneria, acquisto di materiali e costruzione) in Iraq. Il progetto “Water treatment and water injection facilities (phase 2)” riguarda la progettazione, costruzione e gestione di un avanzato sistema di trattamento delle acque oleose nell’area di West Qurna 2, situata a nord-ovest di Bassora. Questo sistema innovativo garantirà una gestione sostenibile delle risorse idriche e contribuirà ad aumentare l’efficienza produttiva delle attività nella regione.
L’acqua trattata sarà reiniettata per incrementare la produzione, mentre i fanghi oleosi recuperati saranno sottoposti a un ulteriore processo per rimuovere l’acqua residua. L’introduzione di un sistema di gestione del gas di sfiato mitigherà i possibili effetti sull’ambiente, raccogliendo e convogliando gli sfiati verso il sistema di torcia esistente.
“Questo nuovo e significativo progetto si inserisce in un percorso di oltre dieci anni di impegno e presenza in Iraq. Con una sede operativa a Bassora e basi industriali a West Qurna e Zubair, abbiamo consolidato nel tempo la nostra centralità per progetti infrastrutturali di grande rilevanza” afferma Guido Cagnani, Managing Director di SICIM. “In particolare, nell’ambito del trattamento dell’acqua, abbiamo già lavorato alla commessa EPC per i Well Pad 7&11 e all’espansione delle strutture di trattamento nella fase 1, dimostrando il nostro contributo allo sviluppo di infrastrutture fondamentali per l’intero Paese. Inoltre, l’85% del nostro personale è locale, un fattore chiave per la creazione di un ambiente di lavoro diversificato e inclusivo, arricchendo le competenze e il valore aggiunto che portiamo con noi.”
Il sistema di trattamento progettato avrà una portata di 2000 m3/h e si prevede che la fase di costruzione impiegherà circa 3.500.000 ore di lavoro. Il picco di personale previsto in cantiere è di circa 650 persone, con attualmente 587 operai locali già attivi sul sito. Le opere sono state commissionate da BOC, compagnia statale irachena responsabile della gestione e dello sviluppo dei giacimenti nel sud del Paese, e il termine delle stesse è previsto per il 2027.