L’amministrazione capitolina è tra le prime grandi municipalità a raggiungere il traguardo al termine di un percorso complesso e sfidante, prima di tutto per la dimensione dell’organizzazione. È stata affiancata dai professionisti di NexumStp nell’iter di certificazione che si è concluso con l’attestazione da parte di RINA.

 

11 febbraio 2025Roma Capitale, la più grande municipalità d’Italia, ha ottenuto la certificazione della parità di genere. Si conclude oggi un percorso che ha attraversato diverse fasi, con la collaborazione dei professionisti della società di consulenza NexumStp impegnati al fianco dell’amministrazione del Comune di Roma nell’iter durato circa due anni: dalla formazione alle survey sui dipendenti, dall’analisi quantitativa e qualitativa dei dati raccolti con il censimento delle politiche e delle prassi attive presso Roma Capitale, fino all’audit da parte dell’ente di certificazione, RINA.

 

Nel corso di questo processo, sono state erogate attività di formazione rivolte a tutto il personale di Roma Capitale: un impegno di enorme portata considerato che l’ente pubblico conta 23 mila dipendenti, di cui il 72% è rappresentato da donne e, sommando quelli delle partecipate, si raggiunge quota 55 mila. Particolare attenzione è stata dedicata agli stereotipi di genere, alla prevenzione delle molestie sui luoghi di lavoro, alla genitorialità.

 

L’impegno di Roma Capitale va nella direzione della valorizzazione della presenza delle donne nei luoghi di lavoro e del sostegno delle pari opportunità in tutte le fasi del rapporto lavorativo, dal processo di selezione all’assegnazione dei ruoli, dalla valutazione delle prestazioni agli avanzamenti di carriera, dal trattamento retributivo alla formazione e alla cessazione del rapporto. La rivoluzione gentile parte dall’analisi di un organico che rispecchia numerose altre realtà in Italia: nei livelli impiegatizi la presenza del 70% di donne e del 30% di uomini, una proporzione rovesciata nei livelli dirigenziali dove si registra il 70% di uomini e il 30% di donne.

 

I risvolti positivi del processo in atto nell’amministrazione di Roma Capitale sono principalmente legati allo sviluppo sostenibile del territorio voluto dall’amministrazione. Un circolo virtuoso a cascata che coinvolge le società partecipate e il mondo dell’imprenditorialità. Inoltre, alla capacità di attrarre talenti grazie ad una visione evoluta del lavoro e della società.

 

Paolo Stern, giuslavorista e presidente di NexumStp che ha guidato questo percorso con il gruppo di lavoro formato dai professionisti di NexumStp Angela Carfa, Paola Caroleo e Oscar Genovesi, commenta: “Si è scelta la strada più complessa, quella di utilizzare il percorso di certificazione per fare interiorizzare a tutti i livelli i principi della parità e della non discriminazione diretta, indiretta, talvolta inconsapevole. In questi due anni abbiamo affiancato una amministrazione attenta, riscontrato una sostanziale equità retributiva e condiviso la consapevolezza di dover lavorare per facilitare una maggiore candidatura di donne nei profili dirigenziali che a oggi vedono prevalenza maschile. La certificazione, nell’anno giubilare, è un segnale fortissimo nei confronti di tutte le società partecipate di Roma Capitale e più in generale per tutto il tessuto imprenditoriale romano”.
Il codice degli appalti impone ai committenti pubblici di valutare le imprese appaltatrici anche in base al rispetto di tematiche di genere, attribuendo punteggi premiali. Prosegue Stern: “Quello di Roma Capitale è dunque oggi un esempio positivo anche in questo senso. Oggi è una tappa importante di un percorso appena cominciato che proseguirà con limplementazione e il continuo aggiornamento del piano strategico, una sfida impegnativa ma necessaria e gratificante a tutti i livelli”.