Milano – Tra i temi centrali delineati dal World Economic Forum 2025 emerge l’Intelligent Age, una nuova era guidata dall’integrazione di intelligenza artificiale, digitalizzazione e sostenibilità. In questo scenario la Process Intelligence, tecnologia di cui Celonis è leader globale, svolge un ruolo cruciale: trasformare i processi aziendali in motori di crescita e leve di cambiamento sostenibile per generare valore tangibile attraverso l’ottimizzazione dell’efficienza e la riduzione degli sprechi.

Secondo il McKinsey Global Survey 2024, il 72% delle aziende globali ha già adottato tecnologie di intelligenza artificiale, con un incremento significativo del 50% rispetto al 2020. Tuttavia, molte imprese faticano a ottenere valore concreto da questi investimenti: il Boston Consulting Group rivela infatti che il 74% delle aziende non riesce a scalare i risultati dei progetti basati su AI. È qui che entra in gioco la Process Intelligence e la sua capacità di colmare il divario tra il potenziale dell’intelligenza artificiale e i risultati tangibili.

“L’Intelligent Age rappresenta un’opportunità unica per ripensare il modo in cui le aziende operano. Quando i processi funzionano, tutto funziona: le imprese diventano più agili, resilienti e sostenibili. Con Celonis, stiamo ridefinendo il ruolo dei processi aziendali, trasformandoli in leve strategiche per prendere decisioni informate a contribuire al successo del business” ha dichiarato Andrea Carboni, Country Leader di Celonis per l’Italia.

Per affrontare le complessità di un mercato globale in rapida evoluzione, Celonis ha identificato cinque sfide e opportunità dell’Intelligent Age che possono essere superate e colte grazie alla Process Intelligence:

  • Creare le fondamenta dell’IA aziendale. L’intelligenza artificiale, per esprimere il suo pieno potenziale, necessiterebbe di una comprensione contestuale dei processi aziendali, ma spesso ciò non accade. La Process Intelligence può colmare questa lacuna, offrendo una “mappa vivente” delle operazioni, che integra dati, metriche e contesti aziendali. È così che l’IA si trasforma in un asset strategico capace di orchestrare processi dispersivi e dispendiosi e di contribuire, grazie a insight operativi mirati, alla crescita del business.
  • Ecosistemi più resilienti e interconnessi. I tradizionali metodi di gestione della supply chain come l’utilizzo di EDI (Electronic Data Interchange), la gestione manuale delle informazioni tramite fogli di calcolo ed e-mail, l’uso di piattaforme frammentate che creano silos informativi, si rivelano spesso lenti, rigidi e soggetti a errori. I collaboration network basati sulla Process Intelligence superano questi limiti, offrendo una piattaforma condivisa per dati e insight, migliorando la trasparenza e ottimizzando le operazioni interaziendali. Questo approccio non solo migliora la trasparenza e l’efficienza lungo tutta la supply chain, ma consente anche alle aziende di prendere decisioni più rapide e consapevoli, favorendo la creazione di ecosistemi interconnessi e resilienti.
  • Evoluzione dei digital twin in piattaforme intelligenti. I digital twin si stanno evolvendo da modelli statici a piattaforme dinamiche, alimentate dall’intelligenza artificiale e arricchite dal contesto operativo fornito dalla Process Intelligence. Questo consentirà sempre più ai digital twin di essere non solo una semplice rappresentazione virtuale delle operazioni aziendali, ma un sistema attivo e intelligente capace di offrire una visione end-to-end delle operazioni in tempo reale. La Process Intelligence qui svolge infatti un ruolo centrale, fornendo il framework per integrare dati, metriche operative e insight predittivi, permettendo alle aziende di adattarsi rapidamente ai cambiamenti di mercato, ridurre inefficienze e guidare miglioramenti continui su larga scala.
  • Analitica predittiva per operazioni proattive. La fusione tra Process Intelligence e intelligenza artificiale predittiva consente alle aziende di anticipare colli di bottiglia, prevedere la domanda e affrontare le inefficienze in tempo reale. Questa trasformazione delle operazioni da reattive a proattive aumenta l’efficienza e riduce i rischi, garantendo risultati ottimali basati su previsioni accurate.
  • Compliance e sostenibilità in tempo reale. Con normative globali sempre più stringenti, come l’EU AI Act e i requisiti ESG, le aziende devono integrare sistemi che monitorino e adattano i processi operativi in tempo reale. La Process Intelligence consente la tracciabilità, la conformità normativa e l’ottimizzazione degli obiettivi di sostenibilità, riducendo al contempo rischi e inefficienze.

“Davos ha confermato il ruolo strategico della Process Intelligence nel colmare il divario tra dati e decisioni e nel porre le basi per un’Intelligent Age dove resilienza, sostenibilità e innovazione operativa convivono in equilibrio. In questo contesto Celonis svolge dunque un ruolo da protagonista e da catalizzatore di cambiamento sostenibile” ha concluso Carboni.

Con tecnologie all’avanguardia e un impegno costante in ricerca e sviluppo, Celonis continua a ridefinire il futuro della Process Intelligence nell’Intelligent Age, supportando le aziende nel trasformare le sfide in opportunità di crescita sostenibile.