Roma – La Rete dei Comuni Sostenibili è stata inserita anche quest’anno nel Rapporto redatto da ASviS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, intitolato I territori e gli obiettivi di sviluppo sostenibile. E con un ruolo sempre più importante. Venerdì 13 dicembre, a Roma, nella sede del Cnel, il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, è stato presentato il documento che, come si legge sui canali ASviS, “illustra, attraverso dati e grafici, il posizionamento di regioni, province, città metropolitane, aree urbane e comuni rispetto alla realizzazione dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030”. La ricerca spiegata nel testo, infatti, “approfondisce l’attuazione della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile e le sue ripercussioni sugli enti locali; analizza le disuguaglianze territoriali e le politiche di coesione sia da un punto di visto europeo che nazionale; identifica i rischi naturali e antropici che il nostro Paese si trova ad affrontare, come ondate di calore, desertificazione e incendi boschivi. I capitoli conclusivi sono dedicati rispettivamente a una selezione di buone pratiche già attuate nei territori e le proposte dell’ASviS sui temi prioritari”.

 

La Rete dei Comuni Sostenibili, che si dedica dal 2021 ad aiutare gli enti locali a inserire buone pratiche sostenibili nella propria azione politica e istituzionale, è presente sia nel capitolo 1 del testo, dove si approfondiscono i temi legati all’obiettivo 11 dell’Agenda 2030, Città e comunità sostenibili, sia nel capitolo 7. Qui vengono approfondite alcune buone pratiche di sostenibilità realizzate da enti seguiti direttamente dalla Rete dei Comuni Sostenibili: si tratta dei Comuni di Pesaro, Piacenza e Cappella Maggiore.

 

Di più. Tutte le buone pratiche candidate nella call di ASviS, inoltre, saranno pubblicate in un paper dell’Alleanza a inizio del nuovo anno, che conterrà anche una scheda sulla prima edizione della Guida dei Comuni Sostenibili italiani. Il volume, tra l’altro, è stato consegnato a tutti i partecipanti dell’evento nazionale di ASviS.

 

“La Rete dei Comuni Sostenibili nasce da una grande sinergia progettuale con ASviS, che per noi è il punto di riferimento in Italia sullo sviluppo sostenibile – affermano Valerio Lucciarini De Vincenzi e Benedetta Squittieri, presidente e copresidente della Rete dei Comuni Sostenibili –. Con il nostro lavoro vogliamo promuovere la crescita dell’Alleanza insieme alla consapevolezza del ruolo degli enti locali nel raggiungimento degli obiettivi di Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Un’attività coerente con la Strategia nazionale del MASE e i traguardi dell’Unione europea. La Rete è una comunità in continua crescita: ciò testimonia una consapevolezza sempre più diffusa da parte di sindaci e amministratori, comunali e provinciali, della centralità della pianificazione locale e delle azioni concrete per raggiungere i traguardi di benessere equo e sostenibile, dal basso, attraverso le comunità locali. Siamo particolarmente contenti della valorizzazione della Rete all’interno del Rapporto ASviS dedicato ai territori perché testimonia, di fatto, che l’attività progettuale è una buona pratica per l’Alleanza. Il nostro ringraziamento va a tutti i presenti, agli organizzatori, ai rappresentanti ASviS”.

 

“Il Rapporto Territori di ASviS è una fotografia importante per conoscere lo stato di attuazione di Agenda 2030 – sottolineano Giovanni Gostoli e Maurizio Gazzarri, direttore generale e direttore tecnico della Rete dei Comuni Sostenibili –. Nella presentazione dell’ultima edizione emerge, come nel report sull’Italia, un ritardo sui traguardi dell’interno sistema Paese e la necessità di concentrarsi sulla ‘territorializzazione’ degli obiettivi di sviluppo sostenibile. È proprio la missione della Rete dei Comuni Sostenibili quella di accompagnare gli enti locali in questa sfida e nella messa a terra concreta dei 17 SDGs. Per accelerare il processo e avere una visione sistemica delle azioni da portare avanti diventa sempre più indispensabile per i sindaci e gli amministratori locali monitorare le scelte attraverso indicatori locali per migliorare le performance. In questo senso la Rete dei Comuni Sostenibili, citata più volte durante la presentazione del Rapporto, è considerata una buona pratica dall’ASviS con cui collaboriamo per diffondere in tutta Italia la cultura della sostenibilità che deve entrare nella pianificazione amministrativa degli enti locali, i più prossimi e vicini ai cittadini, pertanto capaci di stimolare anche mobilitazioni di comunità. Ringraziamo tutti coloro che sono intervenuti: gli amministratori locali, Manlio Calzaroni, responsabile dell’area di ricerca ASviS e componente del comitato scientifico della Rete dei Comuni Sostenibili, Samir De Chadarevian, responsabile delle buone pratiche del gruppo di lavoro 11 Città e comunità sostenibili ASviS, e Walter Vitali di Urban@it e già coordinatore del gruppo di lavoro 11, Città e comunità sostenibili ASviS”.