Il 13% delle famiglie fatica ad arrivare a fine mese con difficoltà. Troppo lunghi i tempi di lavorazione delle pratiche (circa 450 giorni). La fotografia nel rapporto Legge3 e Liberi dal debito.
Interviene la Vicepresidente della Regione Lazio Angelilli |
Si terrà l’8 novembre a Roma la terza edizione del Forum Nazionale sul Sovraindebitamento organizzato da Liberi dal Debito, l’Associazione no profit presieduta da Jimmy Greselin, e da Legge3.it, organizzazione fondata da Gianmario Bertollo e Maria Sole Pavan. Nel corso dell’evento verrà presentato il rapporto annuale sul sovraindebitamento in Italia, con i dati relativi al 2023. In apertura, interverrà Roberta Angelilli, Vicepresidente della Regione Lazio, che porterà i saluti istituzionali ed aprirà ufficialmente i lavori. L’evento avrà luogo presso la Sala Tirreno della Regione Lazio, in via Via Rosa Raimondi Garibaldi, 7, a partire dalle ore 15:00.
Cresce ancora la povertà assoluta, con il 13% delle famiglie italiane che arriva a fine mese con difficoltà. Aumenta il numero di chi si trova in condizioni di sovraindebitamento, come dimostrato dal numero di istanze presentate per ottenere lo stralcio: nel 2023 sono state 7.748, circa l’8,6% in più di quelle presentate l’anno precedente. Nel 2023 sono state gestite dagli OCC – Organismo di Composizione della Crisi, in totale 10.432 istanze di cui 2.648 relative agli anni precedenti. Il 64% delle pratiche è stato assegnato a un procedimento, il 7% è stato archiviato prima di essere assegnato, per rinuncia o mancanza di requisiti, al 29% non risulta attribuito nessun procedimento. Un ulteriore fardello che affligge chi è affetto da sovraindebitamento e si rivolge ad un professionista per uscire da quel tunnel buio, è proprio la lentezza del procedimento. I tempi di lavorazione nel 2023 sono stati in media poco più di 450 giorni. Troppo, se si considera che per la conclusione di una pratica si devono attendere circa un anno e 3 mesi. Nel rapporto si analizza anche la figura dell’OCC, che si inserisce nel quadro della Legge 3 del 2012 e del nuovo Codice della Crisi dell’Impresa e dell’Insolvenza, e di come, purtroppo, si siano verificati troppi casi in cui il sedicente professionista non è in grado di lavorare le istanze, e molla il caso, o continua a rimandare la presentazione in Tribunale, mentre chiede gli anticipi per sostenerne le spese. Il Report sottolinea che dopo 10 anni, su 100 pratiche affidate agli OCC il 50% viene abbandonato prima della nomina del gestore, e di quelle che arrivano in Tribunale, 3 su 4 vengono rigettate. |