• l 59% dei millennial è disposto a lavorare all’estero.
  • Il 49% di coloro che hanno vissuto un’esperienza internazionale afferma che la ragione principale per averlo fatto è stata la crescita professionale accelerata.

 

La possibilità di sviluppare parte della propria carriera all’estero è uno dei benefit aziendali più attraenti per i giovani professionisti che lavorano in grandi organizzazioni. Si tratta, in definitiva, di un’opportunità unica per esplorare nuove culture e viaggiare, senza tralasciare la crescita professionale. Così afferma Robert Walters nel suo report sui Top Global Talent trends per il recruitment dei talento 2024.

 

Lo studio evidenzia che 6 millennial su 10 sono aperti a lavorare in un paese diverso dal proprio. Una delle ragioni principali potrebbe essere la crescita professionale accelerata, come affermato dal 49% degli intervistati che lavorano all’estero.

 

La mobilità internazionale continua a guadagnare terreno

 

La società globale di soluzioni per il talento Robert Walters segnala che nel 2024 la mobilità internazionale continua ad essere una tendenza in crescita. Le ricerche dimostrano che le aziende che offrono questa possibilità vedono diminuire il malcontento lavorativo e riducono considerevolmente le dimissioni.

 

“In un contesto lavorativo così mutevole e competitivo, le grandi aziende, come le Big4 e le multinazionali, cercano di essere creative per fidelizzare i loro profili più qualificati. Di fronte alla fuga di talenti, il salario emozionale assume un ruolo di primo piano, e offrire l’opportunità di crescere all’estero è uno dei benefit che possono attrarre profili altamente qualificati e con grandi ambizioni di crescita”, afferma Walter Papotti, Associate Director di Robert Walters Italia.

 

Le organizzazioni tendono a integrare la mobilità internazionale nelle loro strategie di fidelizzazione, per fidelizzare i loro dipendenti ed evitare così il turnover. In tal senso, un’altra strategia di fidelizzazione molto attraente per i professionisti consiste nel dare ai dipendenti la libertà di lavorare completamente in smart working da qualsiasi luogo, anche da città o Paesi in cui l’azienda non ha una sede fisica. Questo benefit, molto apprezzato dalle generazioni più giovani, offre l’opportunità di esplorare altre culture e viaggiare, fidelizzando e attirando profili sempre più rari nel mercato del lavoro.

 

Quali paesi attraggono di più gli italiani?

 

Secondo lo studio, in Italia, le grandi città perdono talenti che decidono di iniziare a lavorare in Paesi come Regno Unito, Francia, Stati Uniti, Belgio o Spagna.

 

“Le aziende che investiranno maggiori risorse nella costruzione di piani di carriera ambiziosi avranno un chiaro vantaggio competitivo nel mercato del talento, soprattutto se includeranno la possibilità di trasferirsi in modo permanente o temporaneo in un altro paese in cui l’azienda è presente”, consiglia Papotti.