A Roma nella sede di SMI Group si sono riuniti i big dell’ICT per confrontarsi sulle nuove frontiere dell’AI e sulle sue potenzialità nei vari contesti aziendali e della pubblica amministrazione
Roma – Si è conclusa la terza edizione dell’Open Day, l’evento organizzato da SMI Group che ha riunito a Roma undici Partner Tecnologici per confrontarsi sull’Intelligenza Artificiale e sulle sue potenzialità.
L’evento, dal titolo Human and Machine, ha visto al centro del dibattito il potenziale rivoluzionario dell’AI, ed ha evidenziato come la componente umana sia essenziale per garantire che le tecnologie vengano sviluppate e utilizzate in modo etico, efficace e sostenibile.
L’adozione di un comportamento consapevole, visto il rapido sviluppo e l’integrazione dell’Intelligenza Artificiale nella quotidianità, è l’elemento che fa la differenza e determina il valore aggiunto delle soluzioni tecnologiche. Essere consapevolmente responsabili significa non solo comprendere le potenzialità e i benefici dell’AI, ma anche riconoscere e affrontare i rischi e le implicazioni etiche che essa comporta.
“Abbiamo scelto di parlare di Intelligenza Artificiale – ha dichiarato Cesare Pizzuto, CEO di SMI – perché per capire bene cosa sarà il futuro bisogna guardare il passato: sin dall’antichità noi umani siamo diffidenti per natura verso ogni tecnologia che porta progresso. L’AI “aggiungerà” valore alle attuali conoscenze, senza sostituirle. Usandola opportunamente, grazie al “tocco umano”, offrirà una nuova visione che ci consentirà di crescere”.
“Abbiamo messo al centro della nostra gestione aziendale l’importanza del dato – ha commentato Stefano Tiburzi, COO di SMI – e questo ci ha aiutato molto a dare valore alla nostra azienda. Abbiamo imparato che il vero potere dei dati non è solo trasformare i processi aziendali, ma l’intera cultura del fare impresa. Quindi i dati utilizzati non per le tattiche, ma per fare strategia. L’IA di fatto è un mega contenitore di dati, ma serve sempre la competenza e la professionalità che solo l’intelligenza umana può garantire. “Human and Machine”, titolo di questo Open Day, è la rappresentazione di questo approccio”.  
Dopo gli interventi dei padroni di casa Cesare Pizzuto e Stefano Tiburzi, si è svolta una dinamica sessione plenaria in cui si sono alternati sul palco i Golden Sponsor, stimolati nella discussione dal giornalista Marco Maria Lorusso: Giacinto Spinelli, Sr Regional Sales Manager Italy & BeNeLux di A10, Luca Bin, EMEA Senior Sales Engineer di Barracuda, Mirko Cappuccio, Regional Sales Director | Strategic Sales  – PBST di Cisco, Alfonso Caroli, Partner Sales  Manager | South Europe di Contentsquare, Francesco Russo, Partner Account Manager Sud Europa di Cradlepoint, Francesco Imposimato, Amministratore unico di Hesplora, Daniele Giagnoli, Lead Solutions Consultant | Amministratore unico di OpenText Cybersecurity, Stefano Bucci, Country Leader Technology Software Engineers di Oracle, Pietro Brignone, Business Development Manager di SmartIT, Andrea Scattina, Country Manager Italy di Stormshield e Gioacchino D’Amore, Channel Account Manager di Watchguard. 
Gli interventi agili e diretti dei nostri partner tecnologici hanno approfondito il tema comune dell’Intelligenza Artificiale, mostrando come ben presto l’AI potrà semplificare molti processi quotidiani, migliorando la produttività e la sicurezza, ma sempre nel rispetto dell’etica all’interno di un quadro di valori condivisi”, ha concluso Cinzia Mingiardi, Chief Marketing Officer di SMI.
Nella seconda e conclusiva parte della giornata, i clienti ha avuto la possibilità di approfondire in incontri One-to-One con i partner tecnologici di SMI, le specifiche applicazioni dell’AI ed esplorare come questa tecnologia possa essere integrata nei diversi contesti lavorativi e personali. Questi momenti di confronto, elementi caratterizzanti della proposta comunicativa di SMI, sono un’opportunità unica per promuovere e sostenere un’innovazione responsabile, dimostrando concretamente il potenziale rivoluzionario dell’AI nel risolvere sfide reali e apportare miglioramenti significativi alla società contemporanea.
Dal confronto con i partner tecnologici, nonostante le specificità delle proposte presentate, sono emersi alcuni punti salienti comuni come la cybersecurity, insights e analytics, process mining, reti e cloud, database.
Cybersecurity
Fattore comune a molte delle soluzioni proposte dalle aziende è stato quello legato alla cybersecurity, confermando la centralità del tema della prevenzione degli attacchi come elemento cardine e strategico per le organizzazioni. La ricerca rivolta all’implementazione di misure e strumenti di sicurezza basati su AI per proteggere i dati sensibili da accessi non autorizzati e per prevenire interruzioni delle attività aziendali dovute ad attività di rete indesiderate, ottimizza la difesa digitale tra persone, processi e tecnologie.
Esempi sono la soluzione di protezione dagli attacchi DDoS proposta da A10, capace di neutralizzare anche gli attacchi più sofisticati, distinguendo con precisione un aggressore da un utente legittimo. Così come le strategie e soluzioni innovative per difendere da attacchi di ransomware proposte da Barracuda. E ancora la soluzione di OpenText, uno strumento di analisi comportamentale avanzata che utilizza l’apprendimento automatico per identificare anomalie comportamentali che indicano minacce.
Anche Cisco, a seguito della recente acquisizione di Splunk, sfrutta le capacità dell’Intelligenza Artificiale per accelerare il percorso verso il Security Operations Center (SOC) del futuro. Nella stessa direzione va anche Stormshield, che consapevole dell’evoluzione delle minacce informatiche, sempre più complesse e persistenti, mette a disposizione una soluzione che fornisce una visione completa del problema attraverso un sistema “intelligente” di elaborazione in modo da fornire risposte efficaci alle minacce cyber.
E infine WatchGuard che offrendo una visibilità unica e unificata sui vari prodotti, consente ai team IT di lavorare in modo più efficace ed efficiente.
 
Insights e Analytics – Process mining
L’importanza strategica per le aziende della comprensione profonda di motivazioni, bisogni e comportamenti degli utenti, oltre che di quella dell’analisi dei dati dei processi, entrambi risultati dell’osservazione, analisi e interpretazione dei trend comportamentali, viene messa ancora più in risalto dalle incredibili potenzialità dell’AI.
Contentsquare, realtà di Digital Experience Analytics, ha compreso come sfruttare l’AI per creare soluzioni che possano trasformare i dati comportamentali degli utenti in insights ad ogni tappa del loro percorso online (su web, mobile e app), permettendo alle aziende di rendere più umane le loro esperienze digitali, prioritizzare le loro azioni e aumentare le conversioni. Così come Hesplora, startup innovativa, che concentra la sua ricerca sull’AI nel supportare le organizzazioni nella digital trasfomation anche mediante il process mining, ottenendo una completa governance dei processi aziendali.
Reti e cloud 
Le aziende che lavorano da remoto hanno sempre più l’esigenza di una connettività affidabile, sicura e agile. L’AI anche in questo ambito riesce a fornire risposte a tale esigenza, attraverso connessioni che offrono la libertà di connettere più esperienze, abilitare nuove modalità di lavoro e risultati di business migliori. Cradlepoint ad esempio ha cercato di migliorare l’efficienza della gestione quotidiana di dispositivi e applicazioni digitali, connettività WAN e sicurezza di rete e Internet, utilizzando l’AI, riducendo il tempo necessario per rilevare e risolvere i problemi.
Database
L’Intelligenza Artificiale applicata ai database consente di trasformare l’analisi dei dati in modelli più settoriali, più accurati, che forniscono risultati migliori e più utili. La possibilità di cercare nelle informazioni in modo più “semantico” permette di valorizzare le conoscenze di un’organizzazione esplorare, reagire e modellare le realtà aziendali. Oracle ha applicato ai big data la sua ricerca nel campo dell’AI, fornendo una soluzione in grado di gestire semanticamente i dati non strutturati combinandoli con i dati strutturati aziendali, aumentandone la capacità di fornire risposte accurate, pertinenti e basate sul patrimonio informativo aziendale.