Grande attenzione alla vita biologica del suolo e massima dedizione alla biodiversità e all’equilibrio della vigna dove si lavora con passione e rispetto per la terra: questo il Dna di Monteverro, la cantina di Capalbio, aperta alle sperimentazioni e alle contaminazioni, votata alle collaborazioni extra settore. Ed è a partire da questi presupposti che 3 anni fa il team della tenuta ha deciso di ospitare tra le proprie vigne 10 arnie, curate dall’azienda biologica Sotto al Poggio (https://www.sottoalpoggio.it/.). Proprio in questi giorni gli alveari di Monteverro compiono 3 anni ed è l’occasione giusta per festeggiare anche la Giornata Mondiale delle Api, in calendario il 20 maggio.
Piccolo Imenottero degli Apidi (Apis mellifica), l’ape è una specie vitale per l’ecosistema ed è anche tra quelle più a rischio. Proprio per questo è nato il World Bee Day, per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della protezione e della salvaguardia di questi preziosi insetti.
Tra le vigne capalbiesi che dolcemente si estendono sulle colline dal terreno sassoso di argilla rossa, si respirano i profumi di questa terra autentica e si sente anche il ronzio delle api. Questo è il cuore pulsante di Monteverro: vigne a coltivazione biologica fin dagli esordi; lavorazione manuale; selezione delle uve in fase di vendemmia, per portare ogni vitigno, ogni terroir e ogni annata alla sua massima espressione, con tecniche di vinificazione innovative; un’accurata gestione del suolo, grande attenzione a ciò che è visibile – con la catalogazione della flora presente tra i filari – e anche a ciò che è invisibile, come la vita biologica del suolo e le colonie di microartropodi che la popolano. Il risultato è un terreno “vivo” oltre ogni aspettativa.
“La bellezza che ci circonda è un tesoro da condividere”, dichiara il team di Monteverro in occasione della Giornata Mondiale delle Api, sottolineando il loro impegno a preservare e valorizzare l’ecosistema che li circonda.
Le arnie ospitate oltre a contribuire alla biodiversità delle vigne, danno vita anche ad una piccola produzione d’eccellenza di miele: un millefiori che porta in sé tutta la flora presente nel nostro vigneto e le specie spontanee della macchia”, spiegano all’unisono enologo e agronomo della Cantina – Matthieu Taunay e Simone Salamone. “Tra collina e mare, tra vigna e macchia mediterranea, le nostre api ci regalano questo miele unico, immagine senza filtro del territorio, la Maremma autentica”.
Il miele di Monteverro – realizzato con la collaborazione di un’azienda biologica del territorio – rappresenta dal punto di vista ideale l’incontro di un territorio e del volo di migliaia di api, messaggere di vita, in viaggio continuo attraverso la macchia mediterranea e il mare, inebriate dai profumi e dai colori di questa natura verace ed autentica, restituendo nel prodotto stesso i sentori e un’immagine unica di questo lembo di Maremma. Ed è un grande segnale di sensibilizzazione dalla cantina che prevede un circuito di visite in cantina proprio sui temi legati alla biodiversità nel vigneto.