In Italia sono poche, ancor meno con ruoli di responsabilità.
Product Heroes lancia “Wonder Product Women”, la formazione per le professioniste digitali che vogliono sfondare il soffitto di cristallo
Milano – In Italia solo 1 product manager su 3 è donna. Chi sviluppa prodotti digitali, dal lancio sul mercato e per l’intero ciclo di vita, è perlopiù di sesso maschile: 69,79% di uomini contro un 30,21% di donne. Il panorama è ancor meno rosa nella leadership: gli incarichi manageriali (head of product, product leader, chief of product officer, product director) sono ricoperti ancora da uomini in schiacciante maggioranza (83,33%) e da donne solo in rare eccezioni (16,67%).
Lo rivela una ricerca di Politecnico di Milano e Product Heroes, azienda punto di riferimento in Italia per la formazione nel product management. Il questionario, compilato da 331 intervistati in tutta Italia che lavorano nel settore, conferma il gap tra rappresentanza maschile e femminile in questo segmento tech, soprattutto ai vertici.
Il ritardo italiano è ancor più evidente guardando a Europa e Regno Unito: Germania e Francia rappresentano da sole il 33% del pool di leader europei in ambito tech e product; l’UK arriva da solo al 33%, mentre appena un 3% di leader proviene dall’Italia*. Della lista delle 172 donne CPO in Europa e Regno Unito stilata da Sifted, piattaforma di analisi del Financial Times, circa il 25% – la maggioranza – lavora in Francia. L’Italia è penultima (dopo UK, Germania, Svezia, Paesi Bassi, Svizzera, Norvegia e Danimarca) con un timido 1,7%.
Product Heroes, consapevole dell’importanza di iniziative che aumentino l’inclusione femminile in ambito tech, vuole fare la sua parte. Per questo ha lanciato “Wonder Product Women”, programma di mentorship gratuito per donne product manager che ambiscano a crescere. È la prima edizione di un progetto che l’azienda punta a ripetere; cinque donne, selezionate tra centinaia, saranno seguite da product leader di società di fama mondiale o nazionale. Un percorso di eccellenza che inizierà ad aprile, riservato a chi gestisce già oggi da almeno tre anni prodotti digitali e che abbia una buona conoscenza dell’inglese.
«Stiamo chiudendo le selezioni – dichiara Marco Imperato, fondatore di Product Heroes -. Per essere un progetto pilota, l’adesione è stata straordinaria, segno che c’è ambizione e fame di preparazione. Ci siamo dati un obiettivo: raggiungere la parità di genere nei ruoli di leadership di prodotto entro il 2030. Vorremmo rendere “Wonder Product Women” una costante nell’offerta di Product Heroes. Proveremo ad ampliare le posizioni e ad aumentare le opportunità di alta formazione femminile. Diminuire il gap e favorire l’uguaglianza di genere è una missione che abbiamo a cuore da sempre».
“Wonder Product Women” è solo l’ultima iniziativa di questo tipo promossa dal team di Imperato e da R5 Labs, Product Development Studio con sede a San Francisco e a New York. Il gruppo, di cui fanno parte sia Product Heroes sia Edgemony, altra società attiva nella formazione digitale fondata da Imperato e dal collega imprenditore Daniele Rotolo, vuole scovare talenti da impiegare in big tech internazionali, con un’attenzione alla disoccupazione femminile e al digital gender gap. Nel 2021, Edgemony ha lanciato “Coding Women Sicily”, l’iniziativa riservata a donne con il sogno di diventare sviluppatrici di software, erogando 65 borse di studio per una formazione intensiva di cinque mesi da remoto e un valore complessivo di 165mila euro. Già dopo la prima edizione, oltre l’85% delle alunne aveva trovato un impiego e il numero delle donne partecipanti al successivo corso per software developer di Edgemony è triplicato.