Quali sono i trend marketing che si affermeranno quest’anno? Ecco le previsioni che Superfluid Team ha elaborato, grazie alla collaborazione, negli anni, con realtà come Scalapay, Furla, Tate (Eni), Cambiomarcia (Gruppo Unipol), Modivo, Vino.com, Mulac e Rattix.
Milano, Gennaio 2024 – A inizio anno, dopo aver fatto un bilancio di quello appena chiuso, le aziende programmano il proprio budget marketing cercando di prevedere le tendenze che si affermeranno e individuare così gli ambiti in cui investire. Il mondo del marketing, però, è per sua stessa definizione in costante cambiamento e solo l’occhio attento di chi lavora a stretto contatto con il mercato può avere un quadro completo di top e flop che si sono registrati nel settore e, di conseguenza, di quali possano essere invece i trend che prenderanno quota o che verranno confermati. Superfluid Team (https://superfluidteam.com/), realtà che analizza l’operato delle aziende per aiutarle ad acquisire più clienti, accelerare la crescita e migliorare i risultati di marketing, basandosi sulla propria esperienza con più di 50 realtà analizzate, ha individuato i 10 trend che le aziende dovrebbero seguire nel 2024.
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I dati costano sempre di più, le decisioni peggiorano, ed è così che “vecchie soluzioni” tornano di moda
La raccolta di dati è diventata più difficile a causa della GDPR, ovvero della raccolta dei consensi, e delle limitazioni che gli strumenti di web analytics si sono posti di conseguenza. Questo è sicuramente uno dei motivi per cui strumenti molto popolari prima della crescita del digital marketing iper-tracciato stanno tornando in auge: parliamo del Marketing Mix Modelling. Nonostante si possa pensare che questo sia un metodo ormai superato, è anche però da tempo collaudato e offre quindi una risorsa affidabile per misurare l’impatto del marketing. Rimane quindi un ottimo strumento per generare buoni risultati su diversi canali ed è un benchmark fondamentale per orientare le decisioni di budget.
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Whatsapp Marketing finalmente decolla
35 milioni di Italiani1 usano WhatsApp, ma meno dell’1% delle aziende fa marketing su WhatsApp. Come mai? Comunicazioni proattive, suggerimenti, reminder,
newsletter sono ancora strumenti utilizzati dalla maggior parte dei brand. Finalmente, però, si iniziano a moltiplicare le aziende che usano questo canale grazie a vari tool avanzati ora disponibili e si registrano sempre più aziende capaci di produrre valore con questo strumento. “Nostri dati interni ci dicono che a parità di lista utenti, le comunicazioni su Whatsapp producono il 20% di acquisti in più rispetto alle email. Le persone, e gli Italiani in particolare, hanno bisogno di essere rassicurati e aiutati con le relazioni, e questo comincia a dare i suoi frutti. Pensiamo che anche Mark Zuckerberg, non sapendo più come far decollare la monetizzazione delle API, ha deciso di lanciare i Canali WhatsApp ricordandoci così che esiste questo mezzo e che funziona” – commenta Ivan Cogliati, CEO di Superfluid Team.
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Abbigliamento e prodotti a basso costo dalla Cina: la vera ondata deve ancora arrivare
È risaputo che i prodotti provenienti da Paesi come la Cina, dove i costi di produzione e la manodopera sono notevolmente inferiori, abbiano impattato e di tanto il mercato attuale. Ma le reali conseguenze di questa tendenza, quelle a lungo termine, devono ancora mostrarsi. Cosa bisogna prevedere?
Temu, l’ormai noto e-commerce low cost, è ancora nel pieno della sua ondata di crescita negli Stati Uniti, dove è arrivato un anno prima rispetto all’Italia “Motivo per cui ci possiamo aspettare che in Italia siamo solo all’inizio degli effetti portati dal gigante cinese.” – precisa Ivan Cogliati. Inoltre si stima2 che Shein, altro colosso cinese nel mercato online, produca già 5.4 miliardi di dollari di vendite in Europa, più di brand affermati da anni come H&M o Zara, ma anche in questo caso siamo solo all’inizio. Nel 2024 è attesa la quotazione in borsa a New York per 90 miliardi di dollari, che darà ulteriore linfa alla poderosa crescita dell’azienda. Tra l’altro, notizia di questi giorni3, l’azienda Shein è stata chiamata in causa proprio da Temu per violazione del copyright e intimidazione dei fornitori. Da seguire quindi quali saranno gli sviluppi di queste due realtà in forte espansione che vogliono farla entrambe da padrone sul mercato del fast-fashion.
Ad oggi in Europa, oltre all’enorme successo commerciale, la sola risposta evidente è stata in termini di preoccupazione4 per gli effetti sociali ed ecologici, ma l’industria sembra largamente impreparata a rispondere.
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Più ordine nella “giungla” di influencer
Lavorare con volti noti o considerati autorevoli ha da sempre notevoli vantaggi, ma come trovare quelli giusti? “Tanti sono gli strumenti nel mondo per fare scouting ma finalmente in Italia stiamo sviluppando una tecnologia molto competitiva e interessante grazie a Inflead, che ha realizzato una piattaforma per facilitare la connessione tra brand e influencer e permettere così di espandersi su nuovi mercati” – osserva Cogliati.
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+1.6 milioni di utenti che utilizzano TikTok
A seguito di una crescita vertiginosa durante il 2023, i valori e trend attuali fanno prevedere che 1.6M di persone in più inizieranno a utilizzare TikTok nel 2024. Motivo ulteriore affinché anche le aziende inizino a dare maggiore attenzione a questo canale. Già negli ultimi mesi, molte realtà hanno iniziato a investire nelle giuste competenze e a creare collaborazioni con talent e creator per la produzione di contenuti ad hoc adatti a veicolare la comunicazione dei brand ma con video originali dal giusto tone of voice.
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Oggi è più facile per le aziende sbarcare su TikTok
Per molte aziende comunicare su TikTok è oggi uno scoglio psicologico da superare, ma le possibilità per rendere il percorso più facile si stanno moltiplicando. Il principale blocco delle aziende è riconducibile alla necessità di imparare i codici comunicativi corretti e mettere in conto le giuste risorse di produzione audiovideo per produrre contenuti di qualità con costanza, sperimentando e imparando cosa funziona meglio. Dare un volto ai propri video è inoltre molto utile per migliorare l’efficacia dei contenuti, ma questo pone alcune difficoltà in quanto non tutte le aziende né i Social Media Manager sono pronti a “metterci la faccia”. Si moltiplicano tuttavia le possibilità di iniziare con relativa facilità la propria presenza con vari approcci tra cui usare il TikTok Creator Marketplace o lavorare con il crescente numero di aziende specializzate nella produzione di video brevi come Cosmic. Per chi ha budget più contenuti rimane la possibilità di lavorare direttamente con micro-influencer o anche piattaforme dedicate alla produzione di contenuti generati da utenti (UGC) come Speekly.
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GDPR sì, ma con più attenzione
L’introduzione del GDPR a livello europeo, come accennato prima, ha fatto sì che molte aziende si siano attivate in corso d’opera per adeguarsi alla nuova norma e inserire l’accettazione delle cookie policy sui propri siti, spesso peggiorando l’esperienza degli utenti che si ritrovano ad essere accolti da burocratici banner a pieno schermo. Tutto ciò ha determinato una perdita dei dati utili dal 20% al 50%, rendendo così le attività delle aziende meno efficaci a causa della bassa accettazione delle stesse policy. Nel corso di quest’anno, sempre più manager si renderanno conto dell’impatto di questo problema di business, trovandosi costretti a rivedere i costi/benefici delle logiche e delle implementazioni attualmente utilizzate.