Nel Rapporto di sostenibilità spiccano l’83% di raccolta differenziata, l’aumento dei posti negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia e l’allargamento del servizio di trasporto pubblico locale.
Il Comune di Nuoro è tra i capoluoghi di provincia italiani più sostenibili. A certificarlo è il Rapporto di sostenibilità 2023 redatto dalla Rete dei Comuni Sostenibili. L’occasione per parlare pubblicamente dei progressi “sostenibili” di Nuoro è stata la terza edizione delle Ricicliadi, evento promosso dall’amministrazione comunale con la società È-Comune e CEAS Nuoro che ha come obiettivo la condivisione di soluzioni concrete ed efficaci per promuovere lo sviluppo sostenibile e contrastare i cambiamenti climatici, il tutto sotto i dettami dell’Agenda 2030 dell’Onu. L’iniziativa specifica ha avuto luogo venerdì 20 ottobre al Polifunzionale di via Roma e hanno partecipato il sindaco Andrea Soddu, l’assessora all’ambiente Valeria Romagna, il presidente della Rete dei Comuni Sostenibili Valerio Lucciarini De Vincenzi e il responsabile analisi e sviluppo del monitoraggio della Rete, Maurizio Gazzarri.
Il Rapporto di sostenibilità del Comune di Nuoro e come funziona
La Rete dei Comuni Sostenibili, analizzando i dati forniti dal comune e da istituti di ricerca come l’Istat, ha stilato questo Rapporto, che valuta 76 indicatori, la maggior parte dei quali su materie di stretta competenza dei comuni. Gli indicatori sono stati elaborati dalla Rete, con la collaborazione di ASviS, mentre il progetto di monitoraggio è stato messo sotto la lente di ingrandimento dal Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea quale buona pratica da esportare in altri paesi europei.
“Nel dettaglio – sottolinea Gazzarri –, Nuoro, tra i comuni capoluogo monitorati dalla Rete dei Comuni Sostenibili, ha ottenuto una delle percentuali più alte di indicatori con tendenza positiva. Tra le materie di competenza comunale, quasi l’80% degli indicatori ha risultato avere, infatti, un progresso nel breve periodo (cioè negli ultimi 5 anni). Percentuale che supera l’85% se si guardano le tendenze nell’ultimo anno. Segno di un comune che ha saputo reagire con vigore alla crisi pandemica e a quelle indotte dalle crisi climatiche e internazionali. Anche rispetto agli indicatori qualitativi, cioè quelli che monitorano lo stato delle procedure di importanti strumenti di pianificazioni o di atti amministrativi, Nuoro ottiene un risultato eccellente, considerato che ben 19 indicatori su 24 vedono un giudizio positivo o molto positivo. Entrando nelle dinamiche locali, si comprendono gli sforzi delle amministrazioni per dare una svolta sostenibile al proprio agire. La Rete dei Comuni Sostenibili aiuta i comuni che ne fanno parte (e da poco anche le province, oltre alle città metropolitane) a misurare questi sforzi e a capire in quale direzione debbano andare le scelte nei vari campi di analisi. A Nuoro si evidenzia un grande impegno dell’amministrazione e della comunità in questi anni per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità e avviare percorsi virtuosi”.
Nel merito, sul tema sociale e culturale, importante l’estensione dei posti negli asili nido e nelle scuole per l’infanzia, l’equità di genere nella composizione della giunta comunale, l’estensione del servizio di assistenza disabili, le iniziative contro la violenza di genere.
Rispetto alla sostenibilità ambientale si registra l’incremento dell’uso dei cibi biologici nelle mense comunali, degli orti urbani, del passaggio a LED dell’illuminazione pubblica, delle colonnine di ricarica per auto elettriche, delle auto ecologiche nel parco auto comunale, della raccolta differenziata (giunta ben all’83%), delle piantumazioni. Nuoro è inoltre tra i pochi comuni che vedono l’allargamento del servizio di trasporto pubblico locale.
Importanti risultati rispetto all’innovazione: si registra l’elevato numero di servizi comunali digitalizzati e inseriti nelle app pubbliche statali PagoPa e Io. Positivo anche il maggior uso e diffusione della comunicazione istituzionale tramite social network e l’avvio della implementazione di una piattaforma di open data. Dal punto di vista organizzativo e strategico, Nuoro si distingue per aver inserito gli obiettivi dell’Agenda 2030 nei propri strumenti di programmazione delle attività.
“L’adesione alla Rete dei Comuni Sostenibili – commenta il sindaco Andrea Soddu – rappresenta non soltanto un dovere, ma anche un passo fondamentale verso un futuro migliore. Questo passo è mosso dalla nostra profonda comprensione dell’importanza della sostenibilità e della necessità di cooperare con le altre comunità locali. Il Comune di Nuoro è orgoglioso di sostenere attivamente la Rete, presentando il report della città come testimonianza del nostro impegno. Consapevoli che la strada maestra è stata tracciata, ma altrettanto consapevoli che il lavoro da compiere è ancora considerevole. Questa consapevolezza è un segno di maturità e determinazione nell’affrontare le sfide del futuro”.
“Ogni comune che si fa ‘misurare’ dal punto di vista della sostenibilità ha già fatto un importante passo avanti per ottenere risultati – afferma il presidente Lucciarini De Vincenzi –. Nuoro ha fatto anche di più, portando a casa numeri molto significativi che lo collocano tra i migliori capoluoghi di provincia italiani fin qui misurati. Complimenti all’amministrazione comunale e a tutti gli uffici. Il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 deve vedere in prima linea i sindaci, gli amministratori locali e le comunità che si impegnano ogni giorno per migliorare”.
Cos’è la Rete dei Comuni Sostenibili
La Rete dei Comuni Sostenibili è un’associazione nazionale senza scopo di lucro aperta all’adesione di tutti i comuni italiani e unioni di comuni, a prescindere dalla dimensione, collocazione geografica e colore politico dell’amministrazione comunale. Dal 2023 è aperta anche all’adesione di province, città metropolitane e regioni. L’associazione promuove politiche per la sostenibilità ambientale, sociale, culturale ed economica, con un progetto innovativo e concreto, valorizzando le buone pratiche e accompagnando le amministrazioni locali alla territorializzazione e al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu.
È nata nel 2021 su iniziativa dell’Associazione delle Autonomie Locali Italiane (ALI), Città del Bio e Leganet, in collaborazione con ASviS, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, e in sinergia con il Joint Research Centre della Commissione europea. Nel primo anno e mezzo di attività hanno aderito quasi 100 enti locali ed è in costante espansione con oltre 300 manifestazioni d’interesse.