SkyLevel, startup veneziana, lancia il concept di una Nuova Dimensione Abitativa che prevede la realizzazione di Smart City sopraelevate rispetto al terreno al fine di restituire alla natura il suo spazio, assicurando altresì alle persone una vita in sicurezza.
Milano – Oltre il 60% delle abitazioni in Italia è stato costruito prima del 1974, precedentemente alla prima normativa sismica italiana, dimensionato pertanto in genere ai soli carichi gravitazionali ed al vento. Questo non comporta automaticamente l’inadeguatezza sismica delle strutture, anche se per la maggior parte dei casi potrebbe essere così.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha rilasciato una mappa del rischio sismico in Italia, basata sui valori previsti di accelerazione del terreno nei prossimi 50 anni, con una divisione in 4 zone principali:
- Zona 1 – Sismicità alta:
comprende le zone con PGA (Peak Ground Acceleration) superiore a 0,250 g. Più di 700 comuni appartengono a questa zona e qui possono verificarsi fortissimi terremoti. Le regioni interessate sono Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Umbria, Molise, Campania, Calabria, Sicilia. - Zona 2 – Sismicità medio-alta:
riguarda zone con PGA compreso tra 0,150 g e 0,250 g. Comprende 2.345 comuni. Possono verificarsi forti terremoti. Le regioni interessate sono Emilia Romagna, Veneto, Lazio, Marche, Puglia, Basilicata. - Zona 3 – Sismicità medio-bassa:
con PGA tra 0,05 g e 0,150 g. Vi appartengono 1.560 comuni. Possono verificarsi forti terremoti, ma rari. Le regioni interessate sono Lombardia, Toscana, Piemonte, Liguria. - Zona 4 – Sismicità bassa:
con PGA inferiore a 0,05 g. Questa situazione riguarda 3.488 comuni. I terremoti sono rari. Le regioni interessate sono Valle D’Aosta, Trentino Alto Adige e Sardegna.
Una proposta rivoluzionaria per contrastare il rischio sismico viene da SkyLevel (https://www.skylevelstudio.com/), startup veneta nata con l’obiettivo di creare una Nuova Dimensione Abitativa che riporti ad avere un equilibrio tra l’uomo e l’ambiente. Il progetto prevede la realizzazione di quartieri sopraelevati rispetto al terreno al fine di restituire alla natura
il suo spazio, assicurando altresì alle persone una vita in sicurezza perché antisismici e privi di rischi idrogeologici.
“L’Ibrido Antisismico – spiega Ciro Galeone, CEO e cofounder di SkyLevel Sturtup – persegue l’obiettivo di cambiare i concetti del costruire, modificando e attribuendo nuovi significati ai modi di intendere gli elementi strutturali come mai era avvenuto nella storia passata. Partendo da una “visione” della costruzione differente rispetto a quelle classiche, è nato un nuovo modo di concepire un qualsiasi edificio dotandolo di proprietà sorprendenti che presto non potranno passare inosservate ai primi investitori che vorranno avvantaggiarsi del prodotto in termini di tempo. Un esempio? Quando si progetta e poi costruisce un edificio del tipo a telaio, si realizza dapprima il telaio strutturale caratterizzato da travi e pilastri poggianti sulle fondazioni e solo successivamente le murature di chiusura. Nel caso dell’Ibrido Antisismico avviene il contrario: prima si monta la struttura e poi si realizza il telaio interno!”.
Il terremoto non può essere vinto con la forza ma piuttosto con l’intelligenza. Opporsi ad esso con la forza è inutile e pericoloso, “cavalcarlo” è certamente più saggio.
E’ possibile ottenere questa condizione grazie alla collaborazione di due materiali da costruzione estremamente leggeri, tenaci, versatili, adatti per la realizzazione di edifici di varia natura in aree con media e alta sismicità, quali l’acciaio ed il legno.
Nonostante l’idilliaco sodalizio tra l’acciaio e il legno, grazie all’incredibile telaio metallico dell’Ibrido Antisismico il legno può essere sostituito con altri materiali da costruzione come il laterizio, i pannelli in calcestruzzo armato e altri ancora a secondo dei materiali disponibili in loco.
“Siamo di fronte ad una vera rivoluzione – conclude Galeone – non soltanto sul piano ingegneristico/architettonico ma anche su quello sociale, politico ed economico! L’obiettivo del nostro team è quello di realizzare in Italia il modulo-prototipo del primo quartiere senza essere costretti alla classica fuga all’estero. Lasciamo questa grande ricchezza in Italia. Aiutateci a costruire questo progetto che è anche il vostro”.