ACOI: Pandemia non ha insegnato nulla, siamo ancora indietro Al via 41esimo Congresso Nazionale Chirurghi Ospedalieri Italiani. L’evento in programma fino al 13/09 al Centro Congressi La Nuvola – Eur Dalle liste d’attesa alla formazione dei giovani chirurghi, fino alle innovazioni tecnologiche Tanti i temi al centro dell’evento, a cui sono attese oltre 6mila persone Roma- “Ci dicevano continuamente che avremmo dovuto prendere come insegnamento quello che era successo durante la pandemia e dare forza alla sanità pubblica con investimenti sulle strutture, sul personale e sulla tecnologia per non farci trovare impreparati quando saremmo potuti ripartire. Vi sembra sia successo? Vi sembra che siano state recuperate le liste d’attesa o i 650mila interventi chirurgici saltati durante la pandemia? Siamo ancora troppo indietro. Questo Congresso serva anche a prendere impegni precisi per rilanciare la sanità pubblica”. Sono le parole del professor Pierluigi Marini, presidente del 41esimo Congresso Nazionale dell’Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani (ACOI), che si è aperto oggi pomeriggio a Roma. L’evento è in programma fino a mercoledì prossimo, 13 settembre, al Centro Congressi ‘La Nuvola’ dell’Eur. “Noi siamo pronti a fare la nostra parte– ha aggiunto nel suo intervento Marco Scatizzi, Presidente ACOI- mettendo il nostro sapere, la nostra professionalità, il nostro coraggio. Dando la disponibilità a tutte le istituzioni e tutti i soggetti interessati per fare finalmente uno scatto in avanti. Lo voglio ricordare ancora una volta: noi siamo quelli che salvano vite umane. Il personale sanitario è quello che ha pagato un prezzo carissimo durante la pandemia. Il rilancio del Servizio sanitario nazionale deve essere un impegno anche perché quelle vite non siano state perse invano”. Ad aprire la cerimonia inaugurale del Congresso l’esibizione della Banda musicale della Scuola Trasporti e Materiali dell’Esercito Italiano condotta dal 1° Luogotenente Maestro, Fioravante Santaniello. A seguire i saluti delle autorità presenti: Titti Di Salvo, presidente del Municipio IX; il Gen. Carlo Catalano, direttore del Policlinico Militare di Roma Celio e Antonello Aurigemma, presidente del Consiglio regionale del Lazio. L’esibizione del tenore Alessandro Risa ha preceduto invece l’inizio del talk ‘Una sfida capitale: il futuro della chirurgia, la formazione e il contenzioso medico legale’ che, moderato dalla giornalista Maria Concetta Mattei, ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Lucio Malan, presidente del Gruppo Parlamentare Fratelli d’Italia, Luciano Ciocchetti, vicepresidente della Commissione Sanità della Camera, e di Tiziana Frittelli, presidente di Federsanità. ‘Una sfida capitale’, intanto, è il titolo scelto quest’anno per l’evento, che vedrà la partecipazione di 2.210 chirurghi e oltre 3.800 ospiti accreditati, 1.280 camere di albergo prenotate, più di 50 aziende del settore medico ospedaliero, 12 delegazioni medico-scientifiche internazionali che si confronteranno in più di 60 sessioni scientifiche e di approfondimento, 1.900 interventi e 350 contributi video e grafici. Per quattro giorni Roma diventerà quindi la Capitale della sanità italiana, con appuntamenti scientifici, sessioni di lavoro, workshop, convegni e seminari a cui parteciperanno le massime istituzioni dello Stato, il mondo della sanità, della ricerca, le associazioni dei pazienti ma anche, per la prima volta, la sanità militare. Tra i temi al centro del Congresso il recupero delle liste d’attesa, le opportunità dell‘innovazione tecnologica e la formazione dei futuri chirurghi. |