Vincenzo Visco non smette di sorprendere. Al vice ministro dell’Economia, con delega alle Finanze, a furia di mordere gli si sono arrotondati i denti. Gli si attenua il tasso di aggressività e diventa l’uomo dalle mille risorse.
A lungo nel mirino dell’opposizione, per le vicende del generale Speciale, il contestato Comandante della Guardia di Finanza, e sempre descritto come il famelico cacciatore degli evasori di tasse, oggi diventa il paladino degli sgravi fiscali su Irpef, prima casa, affitti e piccole attività commerciali.
Il ministro con la più tecnica delle attività di governo, si riappropria della capacità di un’azione politica tipica di un dicastero che ha la prerogativa di riuscire ad arrivare alle tasche dei cittadini italiani. E mentre Valentino Rossi, nel suo spot telefonico, si lamenta di essere passato dalle stelle alle stalle, Vincenzo Visco fa il percorso inverso e, dopo tante amarezze, quasi si vede assegnato il titolo di salvatore della patria.
A Bruxelles, all’ultima riunione dell’Ecofin, Tommaso Padoa Schioppa è riuscito ad evitare la stessa strigliata riservata alla Francia di Nicolas Sarkozy, anche grazie a un ulteriore surplus di entrate fiscali, che Visco è riuscito a mettere a disposizione delle risorse del Paese. Rendendo più credibile l’intero impianto strategico per il rientro nei parametri europei. Un nuovo tesoretto raccolto grazie alla maggiore coscienziosità dei contribuenti.
Un cambio di atteggiamento, che incrementa l’extragettito e crea le premesse, secondo Visco, per interventi di alleggerimento dell’imposizione fiscale. Padoa Schioppa frena. Gli impegni presi in Europa lo rendono più prudente e più attento a destinare buona parte di queste nuove risorse alla riduzione del debito pubblico. Si prevedono novità sul fronte dell’Ici sulla prima casa. E si raccomanda a Visco di non mollare la presa.
Dipende da lui, per quanto ora si sforzi di diventare farfalla, la crisalide è destinata a rimanere tale ancora a lungo. Per poter re-distribuire bisogna continuare a produrre risorse e portare la croce fino in fondo. Chiamarsi Visco e fare rima con il fisco sa troppo di condanna divina.
di Antonio V. Gelormini