Creare una “piattaforma per la Transizione Giusta” finalizzata ad elaborare congiuntamente proposte con riferimento al Fondo per la Transizione Giusta e composta da soggetti pubblico-privati comprendenti l’Università degli Studi di Bari, il Centro Servizi per il Volontariato della Provincia di Taranto, il Distretto Produttivo Puglia Creativa, la rete di Istituti Scolastici Ecodidattica, Learning Cities ed esperti di prestigio.
È questa una delle proposte raccolte durante il workshop “Economia capitalistica vs. Economia della Vita – Focus sul fondo per la Transizione Giusta” organizzato da Learning Cities Impresa Sociale e dal movimento cattolico internazionale per la pace, Pax Christi, partner del progetto, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Bari e del Centro Servizi per il Volontariato della Provincia di Taranto presso la sede del corso di Laurea in Scienze Ambientali della “Città dei due mari”.
Mattia Giorno, assessore ai Lavori pubblici e Mobilità sostenibile del Comune di Taranto, ha espresso vivo interesse a condividere gli esiti dei lavori generati da un approccio di co-progettazione delle proposte.
Secondo Paolo Graziano, docente di Scienza Politica presso l’Università degli Studi di Padova «risulta fondamentale fare leva sul bilancio partecipativo che consente di promuovere e legittimare la partecipazione attiva dei cittadini alle politiche pubbliche locali finalizzata ad evidenziare i fabbisogni e a formulare progettualità che possano orientare il lavoro della piattaforma».
Secondo Lidia Greco, docente di Sociologia dei processi economici e del lavoro e membro esperto del Fondo di Transizione «è urgente costruire una visione di cambiamento per la città di Taranto e puntare affinché la Transizione auspicata sia effettivamente giusta, ovvero coinvolga i gruppi più vulnerabili e si possa attuare una giustizi distributiva che favorisca il benessere comune e il rispetto dei diritti umani universale».
Massimo Moretti, docente e coordinatore del Corso di Laurea in Scienze Ambientali ha evidenziato «la necessità di fare sistema tra gli attori del mondo della ricerca e delle università per valorizzare gli importanti risultati conseguiti e favorire la formazione e la diversificazione economica».
A concludere l’incontro è stata Lucia Lazzaro, vicepresidente di Learning Cities e responsabile del Settore Creative-Driven del Distretto di Puglia Creativa, che ha detto: «attuando il principio di sussidiarietà e del partenariato della Politica di coesione che finanzia il Fondo di Transizione Giusta è auspicabile che la rete costituitasi attraverso questo processo bottom up generi proposte mirate nei settori della ricerca, della formazione, della diversificazione economica, della creazione d’impresa e dello sviluppo di interventi connessi alla dimensione sociale della cura, da condividere con gli enti preposti alla gestione del medesimo e che l’Ente locale assuma un ruolo centrale e di legittimazione di tale processo».
Il progetto “Laboratori di interculturalità e pace nelle città che apprendono” è finanziato dalla Regione Puglia attraverso la L. R. 20/2003 “Partenariato per la Cooperazione” – Programma annuale 2022 – e prevederà altresì un workshop a Lecce nel mese di ottobre.