1,9 GWH di energia pulita ogni anno e oltre 7 milioni di valore aggiunto
Il documento misura l’impatto economico, ambientale e sociale dell’impianto-modello di smaltimento di rifiuti speciali
Collegno – Una realtà capace di generare valore e benessere per la comunità: questo emerge dal Bilancio di sostenibilità 2021 di Barricalla, l’impianto di smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, sito alle porte di Torino, considerato un punto di riferimento per il corretto smaltimento dei rifiuti, le buone pratiche e i meccanismi virtuosi generati.
Il documento, redatto da un gruppo di lavoro composto da alcuni dipendenti di Barricalla e da docenti e ricercatori del Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Torino, fotografa le attività dell’Azienda, ne misura l’impatto economico, e ne sancisce l’impegno sociale e ambientale verso le comunità del territorio e tutti gli stakeholder con cui dialoga da sempre.
Per la rendicontazione si è seguito il metodo previsto dal GRI (Global Reporting Initiative) riconosciuto come il più oggettivo per rappresentare gli impatti economici, ambientali e sociali della società con un linguaggio riconosciuto e comprensibile a tutti.
Dal Bilancio emerge un quadro completo della Società, con un focus particolare su alcuni aspetti significativi, come il ruolo di presidio ambientale e di legalità che l’impianto svolge. Dai dati del Bilancio emerge che nel 2021 Barricalla ha smaltito 152 mila tonnellate di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi e ha prodotto 1,9 GWh di energia pulita, destinata al territorio, pari al fabbisogno annuo di oltre 700 famiglie, con un risparmio di 450 tonnellate di CO2.
Interessante anche il calcolo e la distribuzione del valore aggiunto che sintetizza il valore generato da Barricalla e la sua distribuzione tra i principali stakeholder. Oltre 7 milioni di euro distribuiti tra personale, pubblica amministrazione (imposte), capitale di rischio e di credito, remunerazione dell’impresa, sostegno delle istituzioni del territorio.
Nel documento emerge inoltre l’importanza che Barricalla dà al dialogo con la comunità dei residenti, con le associazioni, con gli Enti e le Istituzioni territoriali, confronto nato al momento della creazione dell’impianto e che prosegue tutt’oggi, senza dimenticare il ruolo svolto nell’educazione ambientale per le generazioni presenti e future.
Il Bilancio di sostenibilità è stato presentato oggi alla Scuola di Management ed Economia di Torino. Sono intervenuti alla presentazione i rappresentati dei Soci Simona Grossi (amministratore delegato Greenthesis Spa), Eugenio Bertolini (amministratore delegato di Iren Ambiente Spa) e Francesco Zambon (presidente di Finpiemonte Partecipazioni Spa), oltre al Professor Enrico Sorano che ha coordinato il gruppo di lavoro dell’Università di Torino. A introdurre e presentare il documento sono stati rispettivamente Mauro Anetrini, Presidente, e Alessandro Battaglino, Consigliere delegato di Barricalla. La presentazione è stata coronata da un intervento speciale di Massimiliano Cipolletta (Fondazione Piemonte Innova).
Mauro Anetrini, Presidente sottolinea “Il Bilancio di sostenibilità di Barricalla, fondato sulla valutazione dell’impatto che l’attività svolta produce sul mondo che lo circonda e sulla constatazione della relazione esistente tra i risultati economici raggiunti e il sistema nel suo complesso, è espressione della tendenza alla compenetrazione di tutte le componenti del sistema medesimo – sociale, economica, ambientale e, lato sensu, politica – che realizza il modello di democrazia espresso dalla nostra Carta costituzionale, che, nei suoi principi fondamentali, descrive un modello fatto dalla equilibrata convergenza di diritti e vincoli di solidarietà che rendono un Paese giusto e, come si dice oggi, davvero sostenibile”.
Alessandro Battaglino, Consigliere delegato commenta “La scelta di redigere il primo bilancio di sostenibilità è figlia di quell’impegno e di quel lavoro quotidiano in cui il rigore dei numeri si fonde con la coscienza e la conoscenza, con la passione e con l’attenzione per ogni singola operazione, con la consapevolezza che ogni chilo di rifiuto che entra in Barricalla è un chilo che non prende altre strade. Decidere di raccontare quanto fatto nel 2021, nel contesto di una storia ultratrentennale, vuole anche aprire una finestra sul mondo dei rifiuti cercando, in continuità con quanto fatto negli ultimi anni con convegni, visite, laboratori nelle scuole di smantellare (o almeno scalfire) quella montagna di pregiudizi che sovrasta il lavoro di chi, come Barricalla, si impegna a trovare una soluzione per smaltire tutti quei rifiuti che non possono essere reimmessi nel ciclo produttivo o essere valorizzati per produrre energia e calore”.