Prende il via da Napoli la nuova “Campagna di sensibilizzazione – Dona il 5×1000 al Sud” promossa da ASSIF Campania (diramazione regionale di ASSIF – Associazione Italiana Fundraiser) insieme al Pio Monte della Misericordia, a ODCEC Napoli (Ordine dei Dottori Commercialisti e degli esperti Contabili di Napoli) e al CSV (Centro Servizi per il Volontariato) di Napoli e CSVnet Campania.
Testimonial della campagna 2022 e protagonista d’eccezione del nuovo video ufficiale è lo scrittore Maurizio De Giovanni, insieme ai giovani volontari dell’Associazione di promozione sociale Amici di PeterPan, giovanissimi autori anche del video.
L’iniziativa è stata presentata oggi (martedì 31 maggio) presso la “Casa delle Arti e dei Mestieri” nello storico palazzo del Pio Monte della Misericordia Nicola Caracciolo di San Vito-Governatore del Pio Monte della Misericordia, Antonio Del Prete- referente ASSIF Campania, con la partecipazione speciale in collegamento da remoto del presidente nazionale di ASSIF- Nicola Bedogni.
Obiettivo dell’intera campagna è rimarcare l’alto valore di questo importante strumento di raccolta fondi per il sostegno degli Enti di Terzo Settore e di tutti gli aventi diritto, accendendo un allarme su quanto questo strumento sia trascurato nelle regioni meridionali. Il tutto attraverso le parole di De Giovanni.
“Cosa serve per portare risorse alle organizzazioni al Sud e migliorare quindi i servizi alle persone? – Chiede provocatoriamente Maurizio De Giovanni nel video. La risposta, affidata ad Antonio Del Prete, fundraiser e referente ASSIF Campania – Uno dei modi semplici e non onerosi per incrementare le risorse delle organizzazioni nonprofit del meridione è scegliere di destinare il 5×1000 alle organizzazioni Campane e del Sud. Si tratta di una misura di sussidiarietà orizzontale introdotta nel 2014 dallo Stato interamente a supporto delle organizzazioni del terzo settore.”
Informa Assif Campania: “I dati disponibili sul 5×1000 relativi all’anno 2020 confermano di fatto che gli enti che ne raccolgono di più sono concentrati nel Centro-Nord Italia (l’89% dei 510 milioni di euro per il 2020. Nel 2022 invece le risorse messe a disposizione dello stato agli Enti di Terzo Settore saranno ancora superiori, 525 milioni di euro, 15 milioni in più, per un valore medio nazionale di circa 30 euro per dichiarazione). Da un’analisi approfondita di questi dati – diffusi da Assif, Associazione Italiana Fundraiser, – emerge chiaramente che il divario Nord-Sud non è imputabile specificamente alla storica situazione di disuguaglianza reddituale, ma è da ricercare soprattutto in altri fattori determinanti: al Sud c’è tanta parte di “NON DESTINATO”, ossia molte persone non esprimono la propria preferenza in dichiarazione dei redditi, e manca spesso una comunicazione adeguata del 5×1000 come importante strumento, gratuito tra l’altro per i contribuenti, a supporto degli Enti di Terzo Settore del Sud, sia per la poca preparazione nel fundraising specifico, che per il mancato utilizzo di professionisti del settore da parte degli stessi Enti”.
Dal 2014 oltre 6 miliardi di euro sono stati distribuiti sul territorio italiano a sostegno di tutte le cause sociali affrontate dagli Enti di Terzo Settore e da tutti gli aventi diritto: dalla ricerca sanitaria, all’attività sociale svolte da comuni, alla ricerca scientifica, all’università, alla valorizzazione e tutela dei beni culturali, fino alle ASD (Associazioni Sportive Dilettantistiche). Alla luce di questi dati e della enorme disparità che emerge, ASSIF Campania si è fatta promotrice della campagna “Dona il 5×1000 al Sud” insieme agli altri partner e con il sostegno attivo del Pio Monte della Misericordia.
“In quanto ente benefico-erogatore attivo in Campania, il Pio Monte della Misericordia ritiene che nel mondo del nonprofit debba assolutamente crescere la consapevolezza di adoperarsi attivamente per intercettare risorse disponibili quali quelle derivanti dal 5×1000” – afferma Nicola Caracciolo di San Vito, Governatore del Pio Monte della Misericordia – Serve un cambio di passo per uscire da un atteggiamento quasi ‘assistenzialistico’ che si riscontra ancora tanto nelle persone singole quanto nelle organizzazioni del terzo settore. Più risorse significa più opportunità per andare incontro alle tante e crescenti forme di povertà. La campagna “Dona il 5×1000 al Sud” riflette esattamente l’approccio ‘attivo’ del Pio Monte della Misericordia ed è proprio per stimolare in primis le associazioni facenti parte della ‘Rete del Pio Monte della Misericordia’ che si è voluto dare spazio e voce a questa azione di sensibilizzazione molto opportunamente promossa da ASSIF Campania».
Come spiega Eraldo Turi, presidente ODCEC di Napoli, per approfondire lo strumento «Il 5×1000 è la quota di imposta sui redditi delle persone fisiche che il contribuente, secondo principi di sussidiarietà fiscale, può destinare agli enti nonprofit iscritti presso l’elenco dei beneficiari tenuto dall’Agenzia delle Entrate e alle iniziative sociali dei comuni. Il 5 per mille è stato introdotto con la finanziaria relativa al 2006 (art. 1, cc 337 – 340, L 266/05) per poi essere confermato dalle successive leggi finanziarie; nel 2014 è stato definitivamente stabilizzato (art. 1, comma 154, L 190/14).
Il meccanismo del 5 per mille è stato rinnovato con il decreto legislativo 111/2017 nell’ambito della Riforma del Terzo Settore, e successivamente sono state definite le regolamentazioni mediante il DPCM del 23 luglio 2020 (GU17 settembre 2020). Al contribuente quindi non costa nulla in quanto viene devoluta una quota delle imposte nette dovute. Ogni contribuente può destinare e assegnare a una delle categorie di soggetti ammessi, lo 0,5 per cento dell’imposta netta (IRPEF) risultante dalla propria dichiarazione dei redditi: firmando nel riquadro corrispondente, in modo che il proprio 5 per mille sia distribuito su tutti i partecipanti; oppure scegliendo un’organizzazione, riportandone il Codice Fiscale nel riquadro. Se il contribuente appone la propria firma in un riquadro, indicando un codice fiscale corrispondente ad un beneficiario non compreso in quell’elenco ma in altro, la somma viene comunque attribuita all’ente cui si riferisce il codice fiscale. Se non si firma, questa quota di imposta rimane allo Stato».
Al coro di esperti del Terzo Settore che aderiscono a questa campagna si fa sentire forte la voce del presidente di CSV Napoli e CSVnet Campania Nicola Caprio che da sempre svolge un’azione di supporto importante per lo sviluppo e la crescita delle organizzazioni nonprofit. «Realtà grandi e piccole della nostra Campania e del nostro Meridione possono trarre importante sostegno dalla donazione del 5×1000: con loro, viene sostenuto un territorio ricco di risorse, opportunità ma anche di bisogni. È per questo che abbiamo aderito a questa campagna di sensibilizzazione, nella consapevolezza che la sinergia e la condivisione rappresentano un percorso virtuoso».