Milano – La voglia degli italiani di ritornare a sedersi nei propri locali preferiti è stata finalmente soddisfatta. Si riapre con la consapevolezza che la campagna vaccinale, le zone bianche e l’estate portino nuova linfa a questo settore così martoriato dall’emergenza Covid-19.
«Dobbiamo essere positivi. Non possiamo pensare a un’Italia priva dei suoi ristoranti, dei suoi bar, delle trattorie, della sua straordinaria offerta culinaria e dalla sua innata vocazione all’accoglienza» racconta Salvatore Viola Ceo di RepUP. «Per questo, non abbiamo mai smesso di considerare passeggero tutto quello che stava accadendo. Oggi abbiamo dei dati che ci indicano finalmente un trend positivo. Certo, i numeri di oggi non sono quelli pre-covid. Molti locali che hanno abbassato le serrande durante il lockdown non le hanno, finora, più rialzate (parliamo di circa il 60%) e tanti ancora hanno cambiato gestione. Ma rispetto allo scorso anno ci si presenta uno scenario indubbiamente positivo».
I numeri di cui parla RepUP sono quelli ricavati dalla fusione di informazioni derivanti dalle principali piattaforme di recensioni online. Secondo questi dati, un locale è considerato attivo se ha ricevuto almeno una interazione sulle piattaforme di recensioni dopo il 26 aprile 2021, data della riapertura del servizio al tavolo all’aperto.
L’impennata delle recensioni
Oltre a farci capire se un locale ha ripreso a lavorare, un’altra informazione che arriva da piattaforme come Google e TripAdvisor riguarda il numero dei commenti e in questo caso i dati sono ancora più interessanti.
Ad aprile 2021 le recensioni lasciate dai clienti sono state uguali a quelle di aprile 2020, mentre a maggio 2021 sono più che triplicate (343,19%) rispetto a maggio 2020. I primi dati di giugno 2021 ci dicono che l’aumento è ancora più importante.
È evidente un desiderio fortissimo di condivisione che rende quindi ancora più “social” l’esperienza di un pranzo o di una cena fuoricasa. È anche lampante che l’aumento di recensioni segnali una crescita nell’utilizzo di queste piattaforme.
Probabilmente la “digitalizzazione forzata” maturata durante il lockdown ha spinto a scrivere e leggere recensioni anche persone che prima non lo facevano e questo rende ancora più importante la gestione corretta delle risposte da parte degli esercenti.
«Non si registrava un volume di recensioni come quello di maggio 2021 da ottobre dell’anno scorso, quando i locali erano ancora aperti anche a cena. – Spiega Andrea Orchesi, Presidente di RepUP – Nella prima settimana di riapertura a giugno, il volume delle recensioni è stato quattro volte quello della settimana di riapertura del 26 aprile con il servizio all’aperto».
«Ci sono più recensioni perché adesso ogni uscita è un evento e in quanto tale le persone hanno voglia di condividerlo. Ma ci sono anche più letture di quelle recensioni perché gli ospiti sono molto più attenti a non sbagliare locale, per questo le risposte ai commenti dei clienti possono portare grandi benefici se gestite bene, ma causare anche importanti danni di immagine se fatte male». racconta Salvatore Viola.
I dati sulle riaperture
Ma vediamo cosa ci dicono i dati sulle riaperture. «Siamo partiti dal numero di locali che nel 2019 (prima del Covid) erano attivi sulle piattaforme di recensioni e abbiamo controllato quanti di essi hanno ripreso effettivamente l’attività negli ultimi mesi. Parliamo di un campione di 208mila locali. Il dato lampante è che ad oggi, più della metà non risulta attiva». Spiega Orchesi. «Abbiamo poi esaminato le differenze fra le varie regioni per capire come il tasso di riapertura sia variato. In generale, se un ristorante ha ricevuto recensioni su TripAdvisor o Google, vuol dire che ha riaperto e che i clienti hanno ripreso a frequentarlo. Si tratta di informazioni importanti perché frutto di dati che RepUP ha rilevato ed elaborato oggettivamente da più fonti. Questi dati ci dicono che in Italia la regione che ha riaperto più locali rispetto al 2019 è stata la Liguria (48%), seguita dall’Umbria (47%) e dalla Toscana (45%). In coda alla lista troviamo Sicilia (30%), Sardegna (30%) e Calabria (27%)».
Rispetto al 2020, il trend è sicuramente positivo, considerando che il servizio al tavolo è ripartito da circa un mese e mezzo. In generale, rispetto al 2020, oltre il 60% dei locali italiani ha riaperto. Ci sono poi regioni come Umbra, Lazio e Liguria nelle quali le percentuali di apertura sono già intorno al 70%. In coda alla lista delle riaperture troviamo Sicilia (47%), Calabria (44%) e Sardegna (41%), regioni che scontano pesantemente gli effetti di un turismo straniero decimato.