Mondo agricolo e mondo della ricerca insieme per favorire la produzione di colture energetiche in Puglia e Basilicata.
E’ stata siglata la convenzione tra la Società Cooperativa agricola Silvium Giovanni XXIII di Gravina di Puglia (BA) e il Dipartimento di Scienze delle Produzioni Vegetali (DSPV) della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Bari per avviare un programma di assistenza tecnico-scientifica in ambito agroenergetico.
L’obiettivo del progetto ‘Distretto agro-energetico appulo-lucano’ promosso dalla cooperativa gravinese è individuare e sperimentare colture a scopo energetico alternative alla tradizionale cerealicoltura per favorire lo sviluppo di un distretto agroenergetico interregionale tra la Puglia e la Basilicata.
Il progetto, sostenuto dalla Banca Popolare di Puglia e Basilicata, prevede l’avvio di attività dimostrative su scala aziendale di colture dedicate alla produzione di energia tra le quali colza, brassica carinata, orzo, frumento e sorgo. Le attività saranno realizzate presso aziende di soci della cooperativa agricola Silvium Giovanni XXIII dislocate in aree rappresentative dei comprensori agricoli interessati al progetto.
Alla cooperativa, partecipata da quasi 800 imprenditori agricoli di diversi comuni della Puglia e della Basilicata, sarà offerto il know how del Dipartimento di Scienze delle Produzioni Vegetali della Facoltà di Agraria, impegnato da oltre un quindicennio in studi sulle colture ad uso energetico, nel definire le colture e ed i sistemi colturali più idonei. I risultati ottenuti, previsti per l’estate del 2008, saranno oggetto di valutazione di carattere agronomico, energetico ed economico al fine di individuare le colture più adeguate per l’avvio delle diverse filiere agroenergetiche (biodiesel, bioetanolo e biogas).
Il progetto prevede una seconda fase volta allo studio di un piano di fattibilità per la realizzazione, nelle aree del progetto vocate alla produzione di biomassa per usi energetici, di impianti per la produzione e cessione a terzi di energia.
“Il mondo della ricerca universitaria < dichiara Giuseppe De Mastro, responsabile scientifico del progetto per il Dipartimento di Scienze delle Produzioni Vegetali della Facoltà di Agraria > supporterà gli imprenditori agricoli affinché colgano le opportunità date dalla produzione di energia e da una visione moderna dell’agricoltura; produrre “agroenergia” rappresenta non solo una notevole opportunità di sviluppo e una fonte di reddito alternativa ma anche un modo per contribuire a salvaguardare la natura e l’ambiente. L’approccio tecnico scientifico al progetto, infatti, sarà mirato alla valutazione delle prospettive di sviluppo delle filiere agroenergetiche attraverso una attenta analisi degli aspetti tecnici ed organizzativi della produzione primaria e delle problematiche di impatto ambientale ”.
“Con questo progetto la Cooperativa Agricola Silvium Giovanni XXIII < commenta Enzo Tucci, Project Manager per la Cooperativa > guida su sentieri innovativi e di ricerca il mondo agricolo locale utilizzando anche approcci e metodi innovativi, quali l’accordo di ricerca stipulato con l’Università di Bari e altri accordi con soggetti esteri, in corso di definizione. Le opportunità che riservano le colture agroenergetiche, nei nostri territori, sono ancora da definirsi in maniera puntuale e per questo motivo è stata avvertita l’esigenza di trovare un momento di validazione su scala aziendale di quanto il mondo della ricerca ha prodotto sulle bioenergie. Crediamo molto in questo progetto sul quale stiamo investendo importanti risorse per avviare un distretto agroenergetico coinvolgendo un ampio comprensorio Appulo Lucano ”.
La Società Cooperativa Silvium Giovanni XXIII nasce nel 1994 a Gravina di Puglia dalla fusione di due cooperative agricole del paese, la Silvium (creata nel 1976) e la Giovanni XXIII (nata nel 1965). E’ composta da 769 soci distribuiti in Puglia e Basilicata, in particolare nei comuni di Gravina, Altamura, Bari, Irsinia, Matera e Grottole.
I terreni gestiti dai soci, circa 18.000 ettari distribuiti nelle province di Bari, Matera e Potenza, sono prevalentemente destinati alla produzione di colture cerealicole. I soci conferiscono mediamente circa 200.000 quintali di merci all’anno, stoccati e commercializzati dalla stessa cooperativa. Il 70-80% delle produzioni riguardano grano duro a cui si aggiungono orzo, grano tenero, favino e avena.
Il presidente del consiglio di amministrazione e legale rappresentante è Salvatore Nardulli, mentre project manager dell’iniziativa ‘Distretto agro-energetico appulo-lucano’ promossa dalla cooperativa è Enzo Tucci.
Ufficio stampa
Lucia Giannoccaro