Il 2020 si chiude con segnali positivi: oltre 16 mila nuovi posti di lavoro, fondi per 142 milioni di euro erogati a quasi 2 mila imprese e il più alto numero di start-ups innovative selezionate dalla Commissione Europea per la lotta alla pandemia.
Nell’Annus Horribilis dell’economia mondiale, sono stati ben 16,496 i nuovi posti di lavoro creati dalle aziende supportata da Enterprise Ireland, l’agenzia governativa per lo sviluppo dell’innovazione e dell’export, 1° Venture Capital d’Europa e 2° al mondo.
Un segnale positivo che conferma la capacità irlandese di adattarsi alle nuove condizioni imposte dal Covid-19. Il Ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Leo Varadkar, ha annunciato che a fine 2020 il totale degli occupati delle aziende seguite dall’agenzia ha raggiunto quota 220.613.
I settori più in espansione sono il Lifesciences con un aumento dei posti di lavoro nell’anno del 6,8%, seguito da Cleantech con il 6% e le Costruzioni con un 4,7%. Altri comparti invece sono stati pesantemente colpiti dalla pandemia, prima fra tutti la filiera alimentare che ha subito una perdita di addetti dell’1,5%, quasi un migliaio di persone. L’agrifood in Enterprise Ireland rappresenta oltre la metà dell’export e circa un terzo degli occupati totali. I nuovi posti di lavoro creati compensano gli altrettanti persi.
L’impatto sull’economia irlandese del Covid-19 è stato mitigato dalla presenza nell’isola di multinazionali che hanno continuato ad esportare anche in piena pandemia, in particolare nei settori del pharma e dell’ICT. L’ecosistema comprende centinaia di PMI irlandesi che sono fornitori o partners dei colossi multinazionali. Si stima che ogni dieci posti di lavoro creati da una impresa straniera in Irlanda, se ne aggiungono otto creati dalle PMI locali.
Fondi e consulenza
In un Paese con meno di 5 milioni di abitanti, per far fronte alla crisi economica da Covid-19, sono stati erogati 142 milioni di euro a quasi 2 mila imprese, compresi 11,8 milioni di euro dell’Online Retail Scheme per implementare l’e-commerce dei negozi.
Come sottolinea il Ministro Leo Varadkar: “Tutti conosciamo l’incredibile sfida che le imprese hanno dovuto affrontare nel 2020. La nostra priorità durante la pandemia è stata di difendere l’occupazione e aiutare le aziende ad adattarsi ai nuovi scenari produttivi e commerciali. Enterprise Ireland ha giocato un ruolo decisivo nel sostegno delle imprese. In questi mesi, piccole e medie aziende hanno potuto contare oltre che sui fondi anche sulla consulenza professionale di Enterprise Ireland. La buona notizia è che il vaccino favorirà la ripresa nel corso del 2021. Inoltre continueremo a investire in Ricerca e Innovazione per garantire che la nostra economia sia preparata a cogliere le trasformazioni tecnologiche”.
Irlanda: 5° per export legato al Covid-19
Un anno vissuto intensamente sul fronte della lotta al Covid-19. Le aziende supportate da Enterprise Ireland hanno garantito prodotti e servizi innovativi e determinanti nella gestione della pandemia. L’Irlanda è il 5° Paese al mondo per export di beni collegati al Covid-19.
Le aziende del medtech hanno aumentato la produzione per far fronte alla crescente richiesta mondiale di respiratori e apparecchi aerosol. Prima della pandemia, circa il 50% dei respiratori installati negli ospedali nel mondo era made in Ireland.
Secondo il Report 2020 dell’associazione MedTech Europe, che rappresenta le industrie europee di dispositivi medici, la bilancia commerciale irlandese del medtech ha registrato un saldo positivo di 9,5 miliardi di euro, il più alto d’Europa.
Determinante è stata la spinta data da Enterprise Ireland in Ricerca e Sviluppo di nuove armi tecnologiche per combattere il virus e mantenere le attività produttive. I risultati sono stati eccezionali. Da HiberGene che ha brevettato il primo test molecolare portatile che in 30 minuti diagnostica il coronavirus, a Kastus con il suo rivestimento permanente per superfici di vetro e ceramica che annienta il 99,99% dei virus, SARS-CoV-2 compreso.
Le imprese di Enterprise Ireland hanno risposto prontamente all’appello della Commissione Europea che ha finanziato progetti innovativi per fronteggiare il Covid-19: dalle tecnologie medicali, agli strumenti digitali e di Intelligenza Artificiale. L’Irlanda si è così conferma tra i Paesi più innovativi d’Europa. Nel 2020, Enterprise Ireland ha supportato 125 start-ups in diversi settori e dato vita a partnership per accelerarne lo sviluppo con partner come Amazon Web Services e Microsoft for Startups.
Pronti per la Brexit
Secondo Julie Sinnamon, CEO di Enterprise Ireland: “Nel 2020 le nostre imprese hanno dovuto ingaggiare una lotta senza precedenti su due fronti: Covid-19 e Brexit. I fondi approvati fin da aprile hanno permesso all’economia di affrontare la crisi creata dalla pandemia. Contemporaneamente, con un investimento di 7,6 milioni di euro in un migliaio di consulenti, Enterprise Ireland ha continuato a preparare le imprese ai cambiamenti nell’export verso il Regno Unito provocati dalla Brexit. Dopo tanta incertezza, l’accordo della Vigilia di Natale ha finalmente fornito regole certe. Il nostro programma è di sostenere il nostro export in tre modi: rendere tutte le imprese in grado di soddisfare le nuove norme doganali; garantire la nostra competitività in Gran Bretagna; aprire sbocchi in nuovi mercati oltre a quello inglese, sia in Europa che nel resto del mondo”.
Le priorità per il 2021
Il primo ambizioso obiettivo per il 2021 è di far crescere l’occupazione portando il numero di addetti delle imprese di Enterprise Ireland a 222 mila. In che modo? Julie Sinnamon è chiara: “Il nostro intento è di favorire la trasformazione digitale anche nelle piccole imprese, di massimizzare il numero di start-up innovative, di aprire nuovi mercati per l’export e traghettare il Paese verso un’economia a basso impatto ambientale. Il 2021 sarà per le imprese irlandesi un anno determinante ed Enterprise Ireland sarà al loro fianco per accelerarne la ripresa”.
Enterprise Ireland
Enterprise Ireland è il Venture Capital del Governo irlandese, il 1° seed stage investor d’Europa e 2° al mondo. L’Ente supporta imprese innovative e start-up altamente tecnologiche nello sviluppo e globalizzazione. Il portfolio comprende oltre 1200 aziende con un investimento che supera 1.3 miliardi di dollari e un fatturato di oltre 23 miliardi di dollari. Enterprise Ireland ha 40 uffici di rappresentanza in tutto il mondo. Presso la sede di Milano, è a disposizione il team di advisor per favorire partnership e business development tra le aziende irlandesi e italiane in diversi settori. Le imprese italiane possono ricevere una determinante iniezione high-tech e sfruttare così quel vantaggio unico che l’Irlanda offre in termini di innovazione.