Alrik Danielson, President e CEO:
“Abbiamo ottenuto risultati operativi molto solidi, nonostante il calo delle vendite del 25% registrato nel secondo trimestre. Questi risultati ci hanno consentito di continuare a rafforzare ulteriormente il Gruppo SKF, mantenendo elevati i livelli di investimento nelle nostre strutture, sviluppando nuove offerte per i clienti e sfruttando al contempo nuovi modi di lavorare. Inoltre, a giugno abbiamo annunciato che tutti gli impianti produttivi dovranno ottenere la certificazione carbon neutral entro il 2030.
Le vendite nette, a causa del calo organico del 25%, sono state pari a 16,6 miliardi di corone svedesi. Le vendite in Europa e Nord America si sono ridotte del 30% e in Asia del 10%, rispetto allo scorso anno. Le vendite hanno continuato a subire gli effetti delle restrizioni imposte dai governi e della riduzione della domanda in generale.
Nonostante questo importante calo della domanda, nel secondo trimestre abbiamo continuato ad aumentare la flessibilità in termini di costi e siamo riusciti a ottenere un margine operativo, escluse spese non ricorrenti, del 9,4% (12,7% lo scorso anno), con un utile operativo, escluse spese non ricorrenti, di 1,6 miliardi di corone svedesi. Le voci che incidono sulla comparabilità, compresi i costi di ristrutturazione e crediti verso i clienti, ammontano a 896 milioni di corone svedesi.
Il business Industrial ha ottenuto un margine del 14,0% (15,7%), nonostante un calo delle vendite in termini organici del 17%. Il business Automotive, che ha continuato a subire le conseguenze delle chiusure dei clienti e del calo della domanda in generale, ha ottenuto un margine pari a -8,4%, determinato principalmente dal calo del 45% delle vendite in termini organici.
Abbiamo continuato a ridurre i costi e ad adeguare le dimensioni del business, con l’ambizioso obiettivo di essere ancora più flessibili e sostenere maggiormente i clienti.
Abbiamo inoltre continuato a investire nell’ammodernamento e l’automazione delle nostre strutture, nonché ad aumentare la nostra capacità produttiva a livello regionale.
Durante il trimestre abbiamo annunciato un ulteriore investimento di 400 milioni di corone svedesi nel nostro stabilimento per la produzione di cuscinetti a sfere di Xinchang, in Cina.
Nel corso dei primi sei mesi dell’anno, il nostro impegno volto a ridurre i costi fissi ci ha purtroppo costretto a una riduzione del personale che ha interessato 1.350 dipendenti a tempo indeterminato e 750 dipendenti a tempo determinato/interinali. Ciò ha contribuito ai costi di ristrutturazione per un ammontare pari a 657 milioni di corone svedesi. I nostri sforzi continueranno in tal senso e, di conseguenza, prevediamo che il livello dei costi di ristrutturazione continuerà a essere elevato durante il secondo semestre 2020. Si tratta di misure difficili, ma che dobbiamo necessariamente adottare per tutelare il business e assicurarci di disporre delle basi per riemergere da questa crisi ulteriormente rafforzati come Gruppo SKF.
Il risultato operativo inferiore e l’aumento del capitale circolante, che a sua volta è stato determinato da un aumento delle vendite nel mese di giugno, hanno fatto registrare, durante il trimestre, un flusso di cassa di -838 milioni di corone svedesi.
I nostri colleghi in tutto il mondo stanno facendo un ottimo lavoro per mantenere sicuri, sotto il profilo sanitario, i nostri stabilimenti e uffici, nei limiti del possibile. “La nuova realtà” impone molte sfide per i nostri clienti, ma aumenta anche considerevolmente il valore delle nostre soluzioni connesse da remoto per il monitoraggio e la lubrificazione.
La nostra capacità di offrire analisi online e manutenzione basata sull’Intelligenza Artificiale ci consente di continuare ad aiutare i nostri clienti a migliorare le prestazioni di rotazione delle loro macchine, senza ricorrere al supporto in loco.
Il clima di incertezza persiste, ma stiamo attuando misure per riuscire a emergere come azienda più forte. Continuiamo a investire in soluzioni innovative e nell’automazione e siamo certi che sapremo reagire alle variazioni della domanda, per sostenere i nostri clienti e tutelare il nostro flusso di cassa e la nostra solidità finanziaria”.