Nei 5 Centri Residenziali della Lega del Filo d’Oro di Lesmo, Modena, Osimo, Molfetta e Termini Imerese l’attività rivolta agli utenti in regime di residenzialità, anche durante la fase 1 di piena emergenza coronavirus, non si è mai fermata. Così come il sostegno alle famiglie, seppur a distanza, per offrire un conforto ai genitori lasciati soli nella gestione delle gravi disabilità dei figli senza il supporto di attività come quelle offerte dai Centri Diurni o dai Servizi Territoriali. Ma non solo. La Lega del Filo d’Oro per le fasi 2 e 3 dell’emergenza auspica di tornare al più presto a erogare tutti i suoi servizi, proseguire con la costruzione del nuovo Centro Nazionale – il cui cantiere è da poco potuto ripartire – e continuare, dopo le nuove aperture delle sedi territoriali di Pisa e Novara, ad essere presente in un numero crescente di regioni italiane.
Sono questi alcuni dei motivi per cui si può scegliere di destinare il proprio 5×1000 alla Lega del Filo d’Oro. Basta inserire il codice fiscale 80003150424 nella propria dichiarazione dei redditi e la firma.
“Dobbiamo poter garantire assistenza e cura in sicurezza alle persone sordocieche, alle loro famiglie e al nostro personale e riprendere le attività educativo riabilitative. Con i fondi raccolti con il 5×1000 la Lega del Filo d’Oro può programmare l’apertura di nuove sedi in Italia, dando così risposte concrete a tante famiglie e portare a termine i lavori del nuovo Centro Nazionale di cui è già in piena attività il primo lotto – spiega Rossano Bartoli Presidente della Lega del Filo d’Oro – Destinare il 5×1000 alla Lega del Filo d’Oro non ha costi per i contribuenti. Perché se questo è per tutti noi un momento molto duro, sono le persone che già vivevano prima dell’epidemia una condizione estremamente difficile, quelle che non devono essere dimenticate e lasciate indietro”.