Torino– Piano di fruizione degli spazi pubblici a prova di pandemia per Bardonecchia (TO), Erice (TP) e Polignano (BA) che diventano “Covid Free” grazie al protocollo d’intesa con GAe Engineering, leader in Italia nella sicurezza di grandi eventi, importanti complessi edilizi ed edifici di tutto il mondo. Fondata a Torino nel 2009 da Giuseppe Gaspare Amaro, la società ha sede anche a Milano, Roma e Catania.
GAe Engineering è l’unica azienda italiana in grado di fornire un’analisi nel corso dell’epidemia per il Piano di rientro e la progettazione delle misure da adottare per la riapertura di grandi spazi. In cosa consiste?
«Attraverso un programma di calcolo simuliamo il movimento dei flussi basandoci su dati storici relativi ai transiti, quindi analizziamo la distanza di sicurezza per ogni persona, turisti e cittadini, necessaria per arginare possibili contagi. I risultati consentono di visualizzare una proiezione dei movimenti “post covid” e definire il protocollo di comportamento individuale – spiega Giuseppe Gaspare Amaro -. Si tratta di gestire lo spazio in manieri diversa: i flussi pedonali sono ristudiati e ordinati come quelli stradali e organizzati in percorsi che prevedono il passaggio in tutte le attività commerciali».
GAe Engineering ha anche ideato un sistema di certificazione che prevede l’attribuzione di un punteggio sulla base delle misure adottate per la riduzione del rischio anti-contagio e confronta i valori del rischio prima e dopo l’adesione al protocollo previsto dal Piano di rientro.
Una dopo l’altra, dalla Puglia (Polignano a Mare) al Piemonte (Bardonecchia) alla Sicilia (Erice), località turistiche di grande appeal, caratterizzate anche da centri storici architettonicamente complessi, hanno firmato il protocollo “Covid Free” con Gae.
La società è pronta a declinare i protocolli anche in contesti culturali, sportivi e metropolitani. GAe Engineering infatti ha predisposto piani di sicurezza per eventi, come il Giro d’Italia e il Carnevale di Venezia, per grandi cantieri e per spazi ad alta densità di utenti, come stazioni ferroviarie, stadi, grandi edifici, fra cui ad esempio il grattacielo di Intesa San Paolo a Torino.
Sulla base della propria esperienza, l’azienda ha sviluppato modelli della vita economica e sociale in scenari di emergenza sanitaria
«Questa crisi pandemica – conclude Amaro – ha inevitabilmente cambiato e modificando i nostri stili di vita. È dunque è necessario elaborare un modello di fruizione degli spazi pubblici urbani in grado di rendere la città e la vita quotidiana dei cittadini e dei turisti fruibili, permettendo di muoversi in ambienti e spazi sicuri ovvero funzionali a misure volte a evitare emergenze epidemiologiche».