NAPOLI – Come stanno affrontando gli studenti, il periodo di chiusura delle scuole dovuto all’emergenza coronavirus? Quanto manca ai ragazzi la libertà di entrare ed uscire da scuola o riunirsi con gli amici? Diregiovani.it ha sentito studenti e studentesse che restano a casa, per il bene di tutti.
“Pensavo di prenderla peggio, sono una di quelle ragazze che ogni giorno esce al bar con gli amici- spiega Giorgia, studentessa del secondo anno al liceo ‘Vico’ di Napoli– ho solo qualche momento ‘no’ in cui mi viene da piangere perché non posso vedere nessuno se non in video. Per quanto riguarda lo studio, la mattina stiamo in videochiamata con i prof, poi studio autonomamente, il resto del tempo lo divido tra serie tv, disegno e cucinando dolci per tutti”.
È proprio lo studio e la paura di rimanere indietro che accomuna molti studenti:
“sto studiando per l’esame di terza media, quindi c’è un po’ di preoccupazione, tutta la classe è in contatto però con i nostri professori che ci aiutano e rincuorano. Io però spero di poter tornare presto a scuola”, ha detto Diego, studente del ‘Guarano’ di Melito che quest’anno sosterrà l’esame di terza media.
Quella che sembra essere la sfida più difficile per i ragazzi e le ragazze è però accettare l’idea di avere una libertà limitata, passando in poco tempo dalla vita in comunità alla solitudine in casa:
“Voglio essere sincera, quando all’inizio hanno chiuso scuole e università qui a Napoli, siamo stati superficiali, forse perché sembrava tutto troppo surreale e non abbiamo resistito ad uscire per incontrarci- ammette Francesca, studentessa del terzo anno al Liceo ‘Vico’– Per fortuna i nostri professori si stanno impegnando tantissimo per farci continuare ad andare avanti con i programmi, tramite piattaforma online o videochiamate e da quando abbiamo iniziato con le lezioni online è cambiato radicalmente il mio umore. Se guardo in faccia le persone, i miei compagni e i miei prof, anche attraverso uno schermo- conclude Francesca– posso dimenticare per un attimo la realtà e le difficoltà di questi giorni”.
(fonte Diregiovani.it)