Si è concluso con uno stage il corso per guide naturalistiche organizzato dalla Comunità Montana del Subappennino Dauno Settentrionale e coordinato dalla Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Foggia e dal Centro Studi Naturalistici nell’ambito del Progetto Life Natura “Fortore”che ha come obiettivo la tutela e la salvaguardia degli ambienti lungo il fiume. Le “aspiranti” guide – una trentina di corsisti dei centri del Foggiano, del Molise e della Campania – guidati da docenti e tutor, hanno fatto tappa in Abruzzo, la regione italiana con la maggiore percentuale di territorio protetta. Lo stage ha avuto come palcoscenico naturale la riserva regionale “Lago di Penne” e il Parco Nazionale del Gran Sasso. Domani (13 luglio), presso la Facoltà di Agraria in via Napoli, i corsisti riceveranno gli attestati.
Nella riserva del Lago di Penne, gli stagisti hanno monitorato le capacità e le modalità di gestione dell’oasi da parte di una cooperativa locale che produce, prodotti biologici come miele, pasta di farro, farro, farine biologiche, oltre ad utilizzare, per la gestione del centro di educazione ambientale, fonti di energia alternativa come quella solare. Hanno poi visitato l’oasi lungo il sentiero predisposto per la visita dei disabili, compresi i non vedenti, che rende possibile la conoscenza delle peculiarità locali ai visitatori. Il giorno successivo, il gruppo si è spostato nel Parco Nazionale del Gran Sasso, in località Campo Imperatore, dove nella suggestiva cornice delle cime del Gran Sasso è stata effettuata una escursione lungo i sentieri che portano in quota.
Complessivamente i corsisti hanno partecipato a oltre 200 ore di lezione. Il tempo necessario per acquisire conoscenze sugli aspetti naturalistici e storico-ambientali dell’area oltre a saper divulgare con competenza e proprietà di linguaggio le emergenze locali evidenziate dalle attività del progetto Life Natura Fortore. Chi ha superato il corso verrà presto inserito in un apposito elenco di guide naturalistiche da utilizzare nelle ormai imminenti attività di educazione ambientale nelle comunità della Valle del Fortore.
L’UFFICIO STAMPA