Gli studi più recenti sull’innalzamento del livello del Mar Mediterraneo legato ai cambiamenti climatici saranno al centro domani e dopodomani (5 e 6 luglio) del primo workshop sul tema in Italia, nel corso del quale saranno diffusi anche nuovi dati sulla situazione delle coste italiane più esposte al rischio inondazione (Roma, sede ENEA, via Giulio Romano 41, dalle ore 9,30).
Oltre a rappresentanti del Ministero dell’Ambiente, parteciperanno all’evento i principali professori e ricercatori nazionali che lavorano in Italia e all’estero provenienti dal MIT di Boston, ENEA, CNR, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV), Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) e da diverse Università.
“Con questo workshop intendiamo principalmente promuovere un approccio multidisciplinare allo studio dell’innalzamento del Mediterraneo, collegando ricerche di oceanografia, geologia, geofisica e scienze costiere applicate”, sottolinea Gianmaria Sannino, responsabile del laboratorio ENEA di “Modellistica climatica e impatti”.
Nel corso del workshop i ricercatori si confronteranno su dati storici delle variazioni del livello del mare, deformazione tettonica, gestione delle aree costiere ed effetto dello scioglimento dei ghiacci sulla circolazione marina e sulla deformazione elastica della crosta terrestre.
Al termine della due-giorni si terrà una tavola rotonda coordinata dalla giornalista Donatella Bianchi, presidente di WWF Italia e conduttrice di Linea blu in onda su Rai1.
L’evento è patrocinato dal Programma mondiale di ricerca sul clima (WCRP – World Climate Research Programme), Alleanza Europea per la Ricerca sul Clima (ECRA) e Istituto Europeo per l’Innovazione e Tecnologia (EIT Climate-KIC).