A Milano è andato in scena “Identità golose” evento che ha messo in mostra la bravura di chef, sommelier e pasticcieri. Sono stati 120 per la precisione, che si sono alternati in questa edizione numero 14 e che ha avuto come tema “Il fattore umano”. Tra le protagoniste Cristina Bowerman nata a Cerìgnola, che rotto il ghiaccio e sottolineato il rapporto di grande rispetto che la lega al suo staff e come consideri ogni membro allo stesso livello.
I fratelli Francesco e Vincenzo Montaruli hanno poi portato a Milano i sapori delle Murge attraverso l’ingrediente cardine della loro cucina, ossia le erbe spontanee, e hanno poi raccontato la nascita della passione verso questa arte, dovuta al padre che li portava di mattino presto a raccogliere queste erbe.
Non poteva mancare in quel di Milano, il Salento rappresentato per l’occasione da Isabella Poti pastry-chef giovanissima e Floriano Pellegrino, suo socio di lavoro e compagno di vita. Isabella Poti è un vero talento, a Milano ha in quel di identità golose ha presentato, “pasta, latte e cannella” un dolce a base di spaghetti spezzati, ricoperti da uno strato di pelle di latte e marchiati con la fiamma ossidrica. La Poti vanta anche una carriera professionale di tutto rispetto nonostante la sua giovane età che l’ha portata a collaborare con eccellenze internazionali della cucina e ad essere inserita da Forbes nella classifica degli Under 30 più talentuosi d’Europa.
Il compagno anch’egli formatosi all’estero, ha portato a Identità golose una ricetta a tema con la ricerca che sta portando avanti da un anno a questa parte che riguarda il background gustativo. Forte per i 2 ragazzi il richiamo alla terra di origine il Salento, terra da dove sono partiti, e in cui sono tornati dopo le varie esperienze all’ estero per dedicarsi al Bros.
Ultimo in termine di apparizione ma non di certo per fama, almeno per quanto riguarda i pugliesi in quel di Milano è stato Antonio Guida, tra i protagonisti di identità di sala. Guida ha parlato di hòtellerie, scuole di formazione e servizio di sala soffermandosi poi sulla sua storia personale fatta di sacrifici e successo.
Un grande exploit per la Puglia dunque, raccontata a identità golose da storie di passione, amore per la propria terra d’origine e sacrifici, tutte componenti poi riversate nei piatti e nelle ricette appassionate degli chef.
di Alessandro Direse