Molto buona la performance del comparto agroalimentare italiano (prevista una crescita di oltre il 2% nel 2018), ma restano alcune criticità sui tempi di pagamento delle fatture legate a problemi di liquidità delle aziende. Nonostante la modesta ripresa dei consumi interni da un paio d’anni a questa parte, e la tenuta dell’export, grazie soprattutto alla solida reputazione internazionale del “Made in Italy”, le aziende di produzione e trasformazione alimentare si trovano spesso in situazioni di forte indebitamento a causa della necessità di finanziare il fabbisogno di capitale circolante a sostegno degli investimenti, in un comparto molto frammentato e caratterizzato da una forte concorrenza. Questo, talvolta, può comportare per le aziende un affanno in termini di liquidità, e conseguenti difficoltà a rispettare le tempistiche di pagamento delle fatture emesse dai propri fornitori.
E’ questo, in sintesi, il quadro delineato dallo studio sull’andamento del settore ortofrutticolo del nostro Paese (Market Monitor Alimentare Italia) condotto da Atradius, tra i principali Gruppi a livello mondiale nell’assicurazione del credito commerciale, fideiussioni e recupero crediti in Italia ed all’estero. In particolare, all’interno del comparto italiano, si osserva un sostanziale rispetto dei termini di pagamento ex lege che stabiliscono un limite massimo di 30 giorni per le merci deperibili e di 60 giorni per quelle non deperibili. Cosa che sembra riflettersi in maniera positiva sui livelli d’insolvenza del comparto, che si prevedono in sensibile calo (-10%) già nei primi 6 mesi del 2018.
Un comparto sano, quindi, e proiettato verso la crescita quello fotografato da Atradius grazie soprattutto al buon andamento dell’export del Made in Italy, in virtù anche del dinamismo della domanda attesa dal Nord America, che nel 2018 porterà a un incremento del valore aggiunto del settore pari a +2,4%, nonostante per molte imprese produttrici persistano alcuni punti deboli come le dimensioni aziendali, spesso troppo limitate per riuscire a espandersi senza difficoltà a livello internazionale e la frammentazione del segmento retail che risulta indebolito di fronte al diffondersi dell’e-commerce.
Ed è soprattutto sul fronte export che si inserisce il protocollo d’intesa tra Atradius e Fedagromercati, la Federazione Nazionale dei grossisti ortofrutticoli dei Centri Agroalimentari, presentato ieri nell’ambito della fiera internazionale FruitLogistica (svoltasi a Berlino) e che prevede l’offerta agli associati della Federazione delle soluzioni assicurative studiate da Atradius per il comparto agroalimentare, come le polizze Modula Food e Modula Smart, oltre ad altri servizi ad esse complementari. Questo per rispondere all’esigenza degli operatori del comparto di proteggere la propria azienda dal rischio di mancato pagamento dei clienti, che può rappresentare un elemento nocivo allo sviluppo commerciale ed alla crescita delle aziende sui mercati domestico ed internazionale.