Roma – Una banca dati online con le tecnologie e i progetti per la cooperazione allo sviluppo, a disposizione di tutti i soggetti che operano in questo settore: istituzioni, ONG, imprese, associazioni, organizzazioni e organismi nazionali e internazionali. È l’Atlante per la Cooperazione allo sviluppo realizzato dall’ENEA e disponibile sul sito www.enea.it con oltre 60 schede tecniche consultabili usando come chiavi di ricerca gli obiettivi dell’Agenda 2030, ma anche per Paese e settore di intervento. A presentarlo oggi il presidente dell’ENEA, Federico Testa, in occasione del convegno “Ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico per la cooperazione allo sviluppo”, alla presenza del viceministro dell’Interno Filippo Bubbico, della direttrice dell’AICS Laura Frigenti, di esponenti del Ministero dell’Ambiente (MATTM), Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), CDP, UNIDO ITPO Italia, FAO e delle principali ONG italiane con le quali l’ENEA ha rapporti di collaborazione, come FOCSIV, ARCS Arci Cultura e Sviluppo, Associazione Ingegneri Africani, Centro Internazionale per la Pace tra i Popoli (CIPA), Comunità Volontari per il Mondo (CVM), Green Cross Italia, Haliéus, Salute e Sviluppo (SeS) e TAMAT.
L’Atlante è uno degli strumenti messi in campo da ENEA per promuovere il trasferimento tecnologico e far conoscere le proprie competenze in questo settore, nell’ambito del rafforzamento delle attività per la cooperazione internazionale deciso nel 2015 e sancito nel Piano Triennale 2017-2019. In questa prospettiva si collocano anche i recenti protocolli di collaborazione con il MATTM – Direzione Generale per lo sviluppo sostenibile, per il danno ambientale e per i rapporti con l’Unione europea e gli organismi Internazionali e con il MAECI – Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo, oltre alla Convenzione con l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS).
“Ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico possono dare un contributo di rilievo al raggiungimento delle strategie nazionali di cooperazione e di supporto alla gestione dei flussi migratori; per questo abbiamo realizzato l’Atlante con una selezione delle attività ENEA più sostenibili e appropriate ai diversi contesti territoriali, con attenzione anche al coinvolgimento di realtà nazionali. Abbiamo inoltre cercato di rafforzare la nostra capacità di fornire assistenza e supporto tecnico-scientifico e progettuale ai protagonisti del settore”, ha affermato il presidente dell’ENEA Federico Testa.
“In un tempo dominato dal fenomeno migratorio, occorre individuare nuovi orizzonti per trasformare questa criticità in un’opportunità che il nostro paese deve provare a cogliere per ripartire insieme e costruire un percorso di scambio non solo finanziario, ma di conoscenze, competenze, sensibilità e sviluppo consapevole, anche nella più ampia cornice europea”, ha dichiarato nel suo intervento a conclusione dei lavori il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico. “In questo senso l’esperienza e il know how di ENEA – protagonista di una stagione nuova di impegno e iniziativa in un campo di rilievo quale è lo sviluppo sostenibile – può tornare molto utile al paese, anche in relazione all’importanza di trasformare la cosiddetta ‘mobilità di necessità’ in una ‘scelta volontaria’, facendo in modo che diventi migrazione di ritorno”, ha aggiunto Bubbico.