Pubblicata dall’Istituto di Ricerca sulle Acque (IRSA) CNR la metodica di analisi messa a punto e utilizzata dai laboratori di Acquedotto Pugliese, per la determinazione di alcuni microinquinanti organici, ed i risultati relativi alla sua applicazione sul campo.
L’IRSA, con la pubblicazione sul numero di agosto del “Notiziario dei Metodi Analitici & IRSA News”, ha validato la metodica messa a punto dai laboratori di AQP per la determinazione della presenza, nelle acque dolci superficiali, di tossine algali che possono potenzialmente manifestarsi durante gli eventi di proliferazione algale.
Acquedotto Pugliese si approvvigiona da diverse fonti. Il 60% della risorsa proviene dagli invasi. Queste acque necessitano di un processo industriale di potabilizzazione che viene svolto in appositi impianti in grado di contrastare e neutralizzare anche questa classe di inquinanti, garantendo un’acqua sicura e caratterizzata da un elevato standard di qualità. Decine di parametri vengono costantemente monitorati sia in ingresso che in uscita dai potabilizzatori. Tra questi, anche le microcistine e la nodularina. Alcuni principali indicatori di potabilità sono controllati in tempo reale, attraverso un sistema di telecontrollo.
Da oggi la metodica, già da tempo accreditata ai sensi della norma ISO17025, diventa un punto di riferimento nazionale per la determinazione delle microcistine e della nodularina. Un’ulteriore conferma del livello di eccellenza espresso dall’azienda idrica pugliese nel campo del controllo delle acque.