Milano. Utilizzare la digitalizzazione per le imprese, investire nel nostro futuro: è il tema dell’incontro di oggi, a Berlino, organizzato dal Ministero dell’Economia e dell’Energia tedesco. Rappresentanti delle istituzioni e del mondo economico e finanziario di Italia e Germania, si confronteranno su opportunità e sinergie derivanti dalla trasformazione digitale, alla presenza del Cancelliere Angela Merkel e del Primo Ministro Paolo Gentiloni.
La filiale italiana di Porsche Consulting, società di consulenza manageriale di origine tedesca, sarà presente all’incontro e parteciperà in particolare al workshop “Mettere in pratica Industria 4.0”, un’opportunità di scambio per accelerare la trasformazione digitale nelle imprese del settore manifatturiero e dei servizi, al fine di incrementarne la competitività.
Josef Nierling, Amministratore Delegato di Porsche Consulting, dichiara: “Per il rapido avvio dell’Industria 4.0 nelle aziende italiane, è fondamentale basarsi, nei vari settori in fase di trasformazione, su casi di eccellenza derivati da industrie come l’automotive, che per mantenere la loro futura competitività hanno anticipato rispetto ad altri settori il ricorso a strategie supportate da tecnologie digitali. La diffusione dei nuovi modelli produttivi e organizzativi ci renderà più competitivi, farà crescere e prosperare i nostri Paesi e, soprattutto, alimenterà la collaborazione nel sistema economico europeo. La collaborazione tra Italia e Germania può essere di esempio e fare da traino per l’intera Europa”.
“Una rivoluzione industriale però non si realizza dall’alto, sono le industrie i primi attori. Oggi in Germania sono le aziende a trainare la trasformazione” prosegue Nierling. “Le aziende tedesche hanno in piano di investire circa 40 miliardi di euro l’anno per cinque anni a supporto di questa trasformazione, e prospettano circa il 3% di produttività annua come primo risultato. È per questo che il piano italiano Industria 4.0 sviluppato da Calenda spinge fortemente le imprese all’investimento per l’innovazione”. Conclude Nierling: “Nel futuro ci sarà una rivoluzione nel modo di lavorare, ma non meno lavoro”.