Con la riunione tenuta gli scorsi 14 e 15 dicembre, presso il Dipartimento di Economia dell’Università di Foggia, può dirsi ufficialmente entrato nel vivo il progetto europeo SKIN (Short supply chain Knowledge and Innovation Network) finanziato nell’ambito del programma Horizon 2020 (Renaissance – Fostering innovation and business opportunities) e coordinato dal direttore del Dipartimento prof. Francesco Contò.
Il primo incontro di avvio dei lavori ha visto la partecipazione dei 20 rappresentanti del partenariato, soggetti economici e scientifici provenienti da 14 Paesi europei (Italia, Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Irlanda, Olanda, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Serbia, Slovacchia, Spagna, Ungheria) che si sono dati appuntamento all’Università di Foggia. Le due giornate di meeting hanno rappresentato un momento prezioso per tutti: oltre alle tante occasioni di networking per conoscersi meglio e interagire più agevolmente, sono state organizzate diversi tavoli di lavoro per parlare del progetto e soprattutto per pianificare le attività da portare avanti nei prossimi mesi, rispettando così indicazioni e tempistiche definite dalla Commissione europea. «In particolare – riferisce il direttore del Dipartimento di Economia dell’Università di Foggia e Coordinatore scientifico di SKIN, prof. Francesco Contò – si è discusso molto delle tecniche per il coinvolgimento degli attori della filiera e degli strumenti da utilizzare in base alle esigenze stesse degli operatori e creare dei gruppi di lavoro tematici sia a livello regionale che europeo, su temi come: prodotti freschi, qualità, innovazione, logistica, analisi dei consumatori, normative, ed altri di maggiore rilevanza che verranno individuati durante il primo anno di attività».
Il progetto SKIN, difatti, è rivolto al settore agroalimentare, in particolare alla filiera corta, con l’obiettivo di colmare il gap tra mondo della ricerca, operatori e policy maker. Gli obiettivi specifici puntano a promuovere un effettivo scambio di conoscenza tra pratica e ricerca nel vasto ambito dell’organizzazione di filiera, ed in particolare per quanto riguarda la filiera corta, al fine di stimolare l’innovazione in questo settore di vitale importanza per il futuro dell’agricoltura e delle economie rurali europee. «Data l’importanza del tema per il nostro territorio – aggiunge il prof. Contò – la prima parte dell’evento è stata svolta attraverso una sessione aperta, ovvero rivolta anche agli stakeholder locali, per presentare loro il progetto SKIN ed avviare un primo discorso al fine di comprendere quali direzioni intraprendere per il coinvolgimento degli attori della filiera agroalimentare pugliese e quali strumenti adottare per la diffusione dei risultati del progetto». SKIN si propone, quindi, per il supporto scientifico e metodologico della filiera corta e per il coordinamento di importanti iniziative, anche attraverso una forte attività di disseminazione ed organizzazione di eventi per l’individuazione e lo scambio di buone pratiche, trasferimento di competenze agli attori della filiera agroalimentare, interfacciandosi con i futuri Gruppi operativi del PSR Puglia, e fornendo input di policy al PEI-AGRI, al fine ultimo di costituire un’associazione permanente, a livello europeo, che sostenga lo sviluppo e crescita degli operatori della filiera corta. «È stato un momento importante – ha concluso il prof. Contò – non solo per il nostro dipartimento ma per tutto il territorio, dato che un numeroso gruppo di esperti stranieri si è riunito qui da noi ed ha avviato un percorso comune di lavoro su un tema molto sentito anche dalla realtà produttiva e sociale pugliese, ossia quello della filiera corta. Abbiamo tutte le competenze per lavorare bene e sono fiducioso nei futuri risultati per il rafforzamento e promozione della filiera corta su scala europea».