Ieri mattina l’Assemblea dei soci di Acquedotto Pugliese SpA ha approvato il bilancio civilistico, il bilancio consolidato del gruppo e il bilancio di sostenibilità al 31 dicembre 2015.
Il bilancio consolidato 2015 presenta un utile netto pari a Euro 15 milioni, ricavi per Euro 519 milioni e Margine Operativo Lordo (MOL) per Euro 175 milioni.
Il valore della produzione, 519 milioni di Euro, è cresciuto di oltre l’8% rispetto al 2014. Con riferimento ai ricavi, è opportuno ricordare che la tariffa del Servizio Idrico Integrato è definita, a livello locale, dall’Ente di governo dell’ATO (in Puglia l’Autorità Idrica Pugliese) e, a livello nazionale, dall’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico (AEEGSI) in base al principio del full cost recovery, cioè del riconoscimento dei costi efficientabili e non, compresi gli oneri finanziari e fiscali, sostenuti dal gestore per lo svolgimento del Servizio Idrico Integrato. La capacità dei singoli gestori di conseguire utili di bilancio, come nel caso dell’Acquedotto Pugliese, dipende pertanto dalla maggiore o minore efficienza gestionale degli stessi. Tale maggiore efficienza si ripercuote con miglioramenti delle tariffe da applicare all’utenza negli anni futuri.
I costi diretti di gestione sono cresciuti di Euro 6,1 milioni di Euro circa. Nonostante i minori costi energetici, pari a Euro 2,2 milioni, i maggiori costi derivano essenzialmente dall’incremento dalle spese di smaltimento dei fanghi di depurazione e potabilizzazione per Euro 7 milioni circa. In particolare, l’incremento dei costi per smaltimento dei fanghi di depurazione derivano dalle maggiori tonnellate smaltite, dal diverso mix di smaltimento (nel 2015 il 26% dei fanghi sono stati smaltiti in agricoltura, il 71% in compostaggio e la restante parte in discarica) e dall’incremento del prezzo medio di smaltimento.
Il costo del lavoro è aumentato di circa 4,7 milioni di Euro rispetto al 2014, per effetto dell’assunzione di nuovo personale per il raggiungimento di migliori standard di qualità del servizio e del rinnovo contrattuale. In termini percentuali diminuisce la sua incidenza sul valore della produzione, passando dal 19,9% al 19,2%.
In particolare, si evidenzia che l’incidenza dei margini di contribuzione sul valore della produzione, sono migliorati sensibilmente nel 2015, ad esclusione dell’utile operativo netto, che in termini assoluti si mantiene sostanzialmente in linea con il 2014:
• Margine di contribuzione dal 60% nel 2014 al 62% nel 2015;
• Valore aggiunto dal 51% nel 2014 al 53% nel 2015;
• MOL dal 31% nel 2014 al 34% nel 2015;
• Utile operativo netto dal 9% nel 2014 al 9% nel 2015.
L’utile netto per l’anno 2015 ammonta a 15 milioni di Euro. In forza di quanto previsto dal vigente Statuto (Art. 32), lo stesso è destinato per il 90% “ad una maggiore patrimonializzazione della società a sostegno della realizzazione di investimenti previsti nei programmi annuali e pluriennali di volta in volta predisposti dall’organo amministrativo nonché per il miglioramento della qualità del servizio”. Alla maggiore patrimonializzazione della società corrisponde quindi una pari maggiore capacità di autofinanziamento dei cospicui investimenti realizzati e programmati e dunque un minore indebitamento della stessa Società, ad esclusivo vantaggio del socio unico Regione Puglia, e pertanto di tutti i cittadini pugliesi.
Gli investimenti realizzati nel 2015 dal gruppo, al lordo dei finanziamenti con fondi pubblici, ammontano a Euro 150 milioni. Molteplici gli interventi nel comparto depurativo realizzati ed in via di realizzazione che prevedono il potenziamento di circa un terzo degli impianti gestiti dall’Acquedotto Pugliese e di alcuni recapiti finali con l’obiettivo di incrementare la capacità di trattamento del Servizio Idrico Integrato di otre 900.000 abitanti equivalenti.
Nel 2015 la posizione finanziaria netta è migliorata di 82 milioni di Euro rispetto al 2014, attestandosi a 141 milioni.
Il Gruppo nel corso del 2015 ha confermato l’efficacia del proprio Sistema di Gestione Integrato, mantenendo e consolidando le certificazioni di qualità.
Si segnala in particolare, l’estensione della certificazione UNI EN ISO 14001:2004 per gli impianti di potabilizzazione del Fortore e del Pertusillo e per diversi depuratori (tra questi, Gallipoli e Foggia).
Predisposto, inoltre, un progetto per l’implementazione entro il 2016, di un Sistema di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro, in conformità agli standard OHSAS 18001:2007.
Il 2015 si è caratterizzato, inoltre, per una serie di azioni volte al miglioramento del rapporto con la clientela. Rientrano tra queste: l’introduzione di un nuovo numero verde, l’introduzione di un ulteriore canale di contatto on line innovativo (AQPrisponde), il potenziamento del servizio di contact center.
Il Bilancio di Sostenibilità 2015 di Acquedotto Pugliese è il secondo della Società redatto secondo le norme del Global Reporting Iniziative, ed in particolare seguendo lo standard “G4 Sustainability Reporting Guidelines”.
Migliorare la qualità del servizio, implementare sistemi innovativi di gestione, sviluppare le competenze, sostenere le utenze deboli, tutelare l’ambiente e la risorsa, sono alcuni tra gli obiettivi di sostenibilità che trovano ospitalità nel documento.
Nel 2015 il valore aggiunto globale lordo distribuito è stato di 242 milioni di Euro, di cui circa 23 milioni alla comunità e 21 milioni alle Amministrazioni pubbliche.
Dal documento, emerge che gli investimenti realizzati da AQP, oltre a consentire il raggiungimento degli obiettivi per i quali sono stati previsti, hanno determinato un beneficio indiretto per la collettività, quantificabile per il solo 2015, in oltre 1.766 milioni di Euro.
“Siamo consapevoli – si legge nella lettera agli stakeholder del Presidente De Sanctis – che la Sostenibilità costituisca da sempre un elemento chiave dei valori e dei principi della Società, che da sempre svolge un ruolo fondamentale nella gestione di un bene prezioso e limitato come l’acqua, ruolo che è testimoniato dal costante impegno per tutela del territorio, per l’efficienza energetica e la salvaguardia ambientale, il dialogo costante con le comunità ed i territori nei quali opera”.