“La nuova industria avrà meno fabbrica, oggi ad esempio in assemblea c’è stato in qualche modo rimproverato che abbiamo solamente, c’è stato detto, poco più del 20% di operai e abbiamo tantissimi impiegati. Ho dovuto rispondere che gli impiegati sono ingegneri e tendenzialmente dobbiamo averne sempre di più e sempre meno operai” questa la dichiarazione dell’AD di Finmeccanica Moretti durante l’intervista di Sebastiano Barisoni a Focus Economia su Radio 24 a seguito dell’assemblea di oggi. Moretti durante il suo intervento ha spiegato che la trasformazione di cui parla è al netto degli esuberi ereditati dalla precedente gestione e a Barisoni che chiede l’impatto sul fronte occupazionale l’AD di Finmeccanica spiega che: “Un Paese come il nostro che vuole mantenere alti i redditi e uno stato sociale importante, bisogna che venga a riportare le sue attrattività e i suoi investimenti nella parte pregiata della catena. Sempre più vi saranno coloro che ideeranno e progetteranno, mentre la manifattura diventerà automatica, un fatto esecutivo automatico, e sempre più decentrato nei Paesi a basso costo”. Durante l’intervista Moretti spiega il progetto di trasformazione: “Noi abbiamo le parti fondamentali, le parti core della nostra produzione che manterremo sempre dentro, quelle che sono delle parti di poco pregio e che possono essere trovate sul mercato a minore costo, è evidente che dobbiamo decentrarle. E prosegue “noi abbiamo un settore ampio che è tutto quello della carpenteria, quello dovremo ragionevolmente in maniera progressiva tendenzialmente ridurlo e sostituirlo con attività invece di pregio, in cui si fanno anche, manifatture di particolari sistemi, penso ai satelliti, che però fanno gli ingegneri. Tutta la manifattura che è di serie, e quindi già automatizzabile di per se stessa, ovvero di tradizione in cui si usano ancora cannelli di saldatura o robe di questo genere, beh la stanno facendo già a un decimo del costo da altre parti. E purtroppo la stanno facendo anche di buona qualità. E quindi se insistiamo a rimanere lì sopra saremo fuori mercato perché i costi ci strozzano rispetto alla concorrenza”.