“Reverse Made in Italy” è il nuovo progetto del Gruppo H2biz che punta a esportare i processi industriali delle eccellenze italiane.
L’idea è quella di creare delle filiere in grado di esportare processi ad alto valore aggiunto, garantendo alle produzioni estere gli stessi standard qualitativi di quelle italiane (dal “Made in Italy” al “Made with Italy“).
Esportare i processi, oltre a limitare il rischio di contraffazione, consente di acquisire una posizione strategica sui mercati esteri.
Il progetto si propone anche di valorizzare brevetti e processi inutilizzati dalle manifatture italiane per carenza di fondi e che all’estero potrebbero avere maggiori opportunità di realizzazione.
Le filiere saranno strutturate in Reti di impresa settoriali, in modo che ogni filiera possa esportare più processi (complementari e non concorrenti).
Il modello a Rete consente, inoltre, di usufruire di una serie di vantaggi fiscali e operativi (defiscalizzazione degli investimenti, economie di scala, maggior potere contrattuale).
Sono già attive alcune filiere industriali pronte ad essere trasformate in Reti di impresa settoriali: Aerospazio, Agro-alimentare, Automotive, Biotecnologie, Chimica e plastica, Edilizia e opere d’ingegneria, Design, Nautica, Meccanica, Meccatronica, Moda e tessile, Tecnologia e Telecomunicazioni.
Il progetto nasce da un’idea di Luigi De Falco, Presidente del Gruppo H2biz, ed è aperto a tutte le aziende italiane che hanno processi innovativi da esportare.