Nell’ultima riunione congiunta di Senato accademico e Consiglio di amministrazione, svoltasi mercoledì 18 novembre u.s., è stato approvato all’unanimità il primo bilancio redatto in contabilità economico-patrimoniale dell’Università di Foggia e riferito alla data del 31 dicembre 2014, registrando un patrimonio netto di 39,68 milioni di euro e un risultato economico dell’esercizio di 2,16 milioni di euro. L’Università di Foggia è tra i primi Atenei italiani ad essersi attenuti alla nuova disciplina che richiede il passaggio dalla contabilità finanziaria alla contabilità economico-patrimoniale.
Entrando nel dettaglio, l’Università di Foggia ha iscritto – sempre nel proprio bilancio e sempre alla data del 31 dicembre 2014 – immobilizzazioni immateriali (brevetti, concessioni, licenze, marchi, opere d’ingegno) per 7,53 milioni di euro e immobilizzazioni materiali (fabbricati, immobili, terreni, mobili, arredi, dotazioni strumentali) per 30,89 milioni di euro. Tra le voci che meritano attenzione va registrato l’ammontare dei crediti vantati verso MIUR, Enti pubblici, studenti e privati che si attesta sui 40.342.795: decisamente molti se si considerano la giovane età dell’Ateneo (16 anni di autonomia) e le azioni economiche poste in essere, anche nel passato, per far fronte alle sfavorevoli congiunture finanziarie (i continui tagli del Governo al FFO, il perdurare della crisi economica, l’esodo degli studenti dalle Università italiane). «Con ogni evidenza, leggendo i dati del primo bilancio redatto con il sistema economico-patrimoniale – commenta il Rettore, prof. Maurizio Ricci –, si evince come alla fine si sia rivelata saggia e addirittura lungimirante la scelta strategica di non contrarre altri debiti strutturali, così come l’accortezza nelle spese e l’oculatezza nella gestione hanno finito per premiare il nostro Ateneo con un risultato davvero incoraggiante. Soprattutto in vista del futuro. Tuttavia vanno assolutamente recuperati i crediti verso terzi, che ormai ammontano a oltre 40 milioni di euro. Una esposizione che francamente non ci possiamo più permettere, sempre nell’ottica di gestire l’Università di Foggia come un patrimonio collettivo e naturalmente al servizio di tutti: un modo per rispettare questa istituzione è cominciare con l’onorarne gli impegni assunti ufficialmente». Va evidenziato, tuttavia, che, in materia economico-finanziaria, il dialogo con uno dei principali creditori dell’Università di Foggia – ovvero la Regione Puglia – è decisamente migliorato dal momento dell’insediamento dei due ultimi assessori regionali al ramo (entrambi Foggiani: prima il dott. Leonardo Di Gioia, adesso l’avv. Raffaele Piemontese), i quali stanno cercando di snellire il percorso burocratico che porterà alla concretizzazione dei finanziamenti che la Regione ha destinato, negli anni scorsi, non solo all’Università di Foggia ma a tutte le Università della Puglia.
«L’approvazione del primo bilancio d’Ateneo col sistema della contabilità economico-finanziaria, con un anno di anticipo rispetto all’obbligo normativo, consolida i principi di accountability ed autonomia responsabile nella gestione dell’Università di Foggia e sottende, al contempo, un profondo senso etico e una ricercata propensione alla qualità e alla innovazione gestionale, valori questi irrinunciabili nella gestione di un’istituzione che appartiene all’intera collettività – aggiunge il Delegato al Bilancio dell’Università di Foggia, prof. Mauro Romano –. I buoni risultati evidenziano un’istituzione in salute, che può guardare con fiducia alle sfide culturali che un Ateneo è chiamato ad affrontare, in un contesto di incertezza normativa e finanziaria, ponendosi nel pieno rispetto degli indicatori ministeriali di sostenibilità economico-finanziaria di medio e lungo termine».
Soddisfazione espressa anche da parte del Direttore generale dell’Università di Foggia, dott. Costantino Quartucci, che alla redazione del primo bilancio economico-patrimoniale ha lavorato dotandosi con largo anticipo degli strumenti e degli accessori professionali necessari (primo tra tutti il software Cineca predisposto per la redazione del nuovo prospetto di bilancio). «Abbiamo chiuso un ottimo bilancio, e la situazione avrebbe potuto essere molto migliore se non avessimo a che fare con un monte crediti che sta assumendo proporzioni sempre più importanti, al punto da spingerci a sottoscrivere un “Fondo di prevenzione rischi” proprio per attenuare l’eventuale forfait di qualche creditore e il conseguente impatto sul nostro bilancio. Abbiamo, inoltre, provveduto ad arrotondare per difetto alcuni di questi crediti: nella fattispecie quelli che riteniamo, prima o poi, possano diventare inesigibili per varie ragioni. Per il resto si tratta di crediti che, vogliamo augurarci, verranno onorati: ragione per cui le condizioni di un già ottimo bilancio patrimoniale sarebbero notevolmente migliorate se non vi fosse l’incertezza di queste risorse che si sono accumulate negli anni. Ciò nonostante, sono lieto di commentare, anche con un certo orgoglio, che pur non senza difficoltà l’Ateneo gode di buona salute. Un risultato davvero ottimo, soprattutto se letto alla luce dei dati economici nazionali e internazionali pervasi da una crisi finanziaria che dura ormai da circa otto anni».