Basiglio — I risultati di uno studio internazionale commissionato da CA Technologies hanno rivelato che le strategie incentrate sui Big Data generano notevoli vantaggi nonostante le problematiche d’implementazione. Nello specifico, nove organizzazioni su dieci interpellate ai fini della ricerca hanno registrato, o si aspettano di ottenere in futuro, una maggiore efficacia delle campagne di marketing e vendita. L’88% prevede anche un incremento del fatturato. Lo studio rileva tuttavia che il 92% degli intervistati a livello globale riconosca la presenza di ostacoli nello svolgimento dei progetti legati ai Big Data.
La ricerca, intitolata The State of Big Data Infrastructure: Benchmarking Global Big Data Users to Drive Future Performance, ha evidenziato i cinque principali ostacoli da superare per portare a buon fine un progetto sui Big Data:
- Infrastruttura inadeguata (32% a livello globale, 25% in Italia)
- Complessità organizzativa (27% a livello globale, 21% in Italia)
- Timori sui livelli di sicurezza/compliance (26% a livello globale, 13% in Italia)
- Carenza di budget/risorse (25% a livello globale, 28% in Italia)
- Mancanza di visibilità su informazioni e processi (25% a livello globale, 18% in Italia)
Emerge tuttavia che i vantaggi sono chiaramente superiori rispetto agli ostacoli considerando che l’84% delle grandi imprese intervistate ha già implementato – o ha in progetto di implementare entro un anno – un progetto Big Data.
Tra i fattori critici e le principali leve alla base dell’implementazione dei progetti Big Data, il 60% dei manager a livello globale (49% in Italia) ha citato il miglioramento della customer experience, il 54% (il 40% in Italia) l’acquisizione di nuovi clienti e il 41% (30% in Italia) ha evidenziato la necessità di tenere il passo con la concorrenza.
“Questo studio conferma la potenzialità dei Big Data e la loro applicabilità a una vasta gamma di priorità aziendali,” ha dichiarato Luca Rossetti, Business Technology Architect, CA Technologies. “Mentre le aziende faticano a far fronte alle complessità associate all’implementazione dei progetti di Big Data, i risultati dimostrano in maniera evidente che le stesse aziende hanno in programma di elaborare e attuare strategie totalmente integrate sui Big Data. Chi riuscirà a superare gli ostacoli sarà in grado di competere in maniera vincente nell’economia delle applicazioni”.
Secondo i risultati a livello mondiale rilevati da questa indagine, le aziende considerano i Big Data un aspetto fondamentale di trasformazione digitale in corso nell’Application Economy. I manager intervistati riferiscono di aver già constatato – o quanto meno prevedono – una serie di benefici quali: un aumento del fatturato(88%), il miglioramento del loro posizionamento competitivo (92%), la capacità di fornire nuovi prodotti o servizi (94%) e campagne più efficaci di marketing mirato (90%).
Fra gli altri dati di interesse emersi a livello globale:
- Quasi tutti i soggetti intervistati (98%) riconoscono che sono necessari importanti investimenti per ottenere benefici dai progetti di Big Data.
- Più della metà (56%) dei manager interpellati ritiene prioritario per i progetti Big Data una revisione dei piani esistenti, al fine di raccogliere dati provenienti anche da altre fonti
- Solo un’azienda su cinque ha un progetto di Big Data confinato a un singolo reparto o area d’interesse.
La mole di dati presenti nelle aziende è cresciuta mediamente del 16% negli ultimi due anni, percentuale cui dovrebbe aggiungersi un ulteriore 24% nei prossimi due anni. I vantaggi derivanti dall’implementazione di progetti Big Data come chiave per il successo nell’economia delle applicazioni superano in ogni caso le difficoltà causate all’azienda. In media, i manager intervistati segnalano miglioramenti fino al 21% a seguito della realizzazione di progetti Big Data.
Risorse
The State of Big Data Infrastructure Whitepaper
Metodologia di ricerca
Vanson Bourne ha condotto questa ricerca in collaborazione con CA Technologies su 1000 responsabili IT in attive in diversi settori (grande distribuzione organizzata, servizi finanziari, banche, telecomunicazioni, assicurazioni e pubblica amministrazione) in 11 Paesi. Gli elementi chiave dello studio si basavano sulle complessità e sulle sfide che le organizzazioni devono affrontare dal punto di vista dell’infrastruttura e dell’ambiente dei Big Data.