CATANIA – Investire in Sicilia è conveniente», si candida a diventare lo slogan “spartiacque” per l’emergenza lavoro nell’Isola, in bilico tra il rischio default e uno spiraglio di una ripresa. «A condizione che tutti siano chiamati a fare la propria parte». Assume toni chiari e decisi l’intervento dell’assessore regionale al Lavoro Bruno Caruso, al meeting di questa mattina (12 dicembre) sul tema delle politiche attive e passive del lavoro nelle strategie a sostegno delle imprese in crisi, organizzato dall’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Catania, in sinergia con il Consiglio Nazionale e la Fondazione nazionale dei Commercialisti. «Il tempo è poco, l’impresa è ardua ma non impossibile – ha continuato l’assessore Caruso – dobbiamo impegnarci a trasmettere il messaggio che sulla Sicilia si può scommettere, riavviando così un circolo virtuoso che metta al centro le aziende. Contando sul supporto tecnico e competente dei professionisti dotati degli strumenti idonei per far ripartire la macchina delle politiche attive del lavoro. Perciò vi chiedo di stare al nostro fianco per risollevare le sorti del lavoro e garantire un presente e un futuro migliore alla nostra terra».
Un appello che ha trovato immediata apertura da parte della categoria, rappresentata da esponenti degli Ordini siciliani, dal presidente dell’Ordine etneo Sebastiano Truglio e da componenti della relativa Commissione Area Lavoro e del Consiglio. «L’avvio del dialogo con le Istituzioni regionali e gli enti preposti è stata una delle prime azioni del nostro Consiglio – ha commentato Truglio – fino a oggi non ci sono stati segnali di riscontro alle esigenze di cui ci siamo fatti portavoce, ma siamo fiduciosi e confidiamo nelle parole dell’assessore regionale, pronti a contribuire per il superamento di questa stato d’emergenza. Affiancare le imprese e supportarle per garantire la continuità e l’opportunità di lavoro è un dovere che abbiamo nei confronti della società civile e delle future generazioni». L’area Lavoro merita, dunque, più attenzione e una politica d’intervento più strutturata e lungimirante, «cosa che non è avvenuta in passato – ha affermato il consigliere Odcec Catania e delegato Area Lavoro Marcello Murabito – il nostro impegno è mirato a far emergere la figura del commercialista nella gestione strategica delle risorse umane, dando un contributo attivo diventando concreto punto di riferimento per le aziende e di confronto per le Istituzioni e gli Enti». Tanti e prestigiosi gli interventi al convegno, sui contenuti del Jobs Act nella previsione della legge-delega di riforma degli ammortizzatori sociali e dei servizi a supporto della ricerca attiva del lavoro, tra questi Luciano Esposito – vice presidente Aniv (Associazione nazionale ispettori vigilanza) – che ha manifestato le sue perplessità rispetto a un «sottofondo normativo complicato che regola il sistema di controllo del lavoro. È necessario – ha affermato – ripulire l’insieme di regole in materia di controlli e sanzioni, partendo dalle basi, cosa che non è contemplata dal Jobs Act».
«Meno ammortizzatori sociali e più mobilità occupazionale» è stato il monito lanciato da Gian Piero Gogliettino (ricercatore area diritto del lavoro Fondazione nazionale commercialisti) intervenuto sul tema del trasferimento di aziende insolventi e politiche attive “de iure condito, de iure condendo”: «Un sistema economico e sociale moderno non deve puntare solo alla tutela del singolo posto di lavoro, ma favorire tanto l’inserimento quanto il reinserimento del lavoratore, incidendo così positivamente sui tassi di attività e occupazione. Da un confronto comparato tra normativa comunitaria e interna, abbiamo ricavato una proposta basata sul principio di salvaguardia delle componenti positive dell’impresa, tra cui i livelli occupazionali». Alla relazione introduttiva è seguita la tavola rotonda innescata da una premessa di Lorena Raspanti (presidente Commissione Lavoro Odcec Catania) che ha svolto alcune considerazioni critiche commentando i report dell’iniziativa “Garanzia Giovani”. Il giornalista Giambattista Pepi ha quindi coordinato gli interventi di: Maria Sciarrino (direttore regionale Inps Sicilia), Fausto Piazza (Direttore Dtl Catania), Salvatore Stifanelli (presidente Commissione Lavoro Odcec Barcellona Pozzo di Gotto), Francesco Andronico (avvocato giuslavorista).
Le conclusioni sono state affidate a Marcello Murabito, che ha ringraziato i presenti e gli intervenuti, sottolineando il fattivo contributo della Commissione Lavoro dell’Ordine alla buona riuscita dell’evento, ideale conclusione di un anno positivo di lavoro all’insegna dello spirito di servizio ai colleghi, caratterizzato anche dall’intenso confronto con le commissioni degli altri Ordini siciliani che hanno patrocinato e presenziato il convegno.