Durante l’ultimo anno il prezzo degli immobili usati in Spagna si è mantenuto stabile con un valore medio di 1.444 € al mq. Si ferma quindi, dopo 6 anni, la caduta dei prezzi che, dal primo semestre del 2007, era arrivata ad una diminuzione cumulata del 58,61%. Con questi numeri, si conferma, in linea generale, l’assestamento delle quotazioni delle abitazioni in Spagna.
Queste conclusioni provengono dal XIX Report del mercato immobiliare relativo al primo semestre del 2014, elaborato sulla base delle compravendite realizzate dalle agenzie del Gruppo Tecnocasa in collaborazione con l’Universidad Pompeu Fabra (UPF) di Barcellona. José García-Montalvo, Professore di Economia dell’UPF e coordinatore del Report, ha sottolineato durante la presentazione ufficiale l’importanza dei dati di Tecnocasa, definendoli come “prezzi reali del mercato” ed ha inoltre evidenziato che “lo Studio del Gruppo Tecnocasa è l’unico che fa distinzione tra un acquirente di prima casa ed un acquirente investitore”.
Quanto alla situazione finanziaria, sulla base dei dati emersi durante il primo semestre del 2014, è stato riscontrato che il mutuo medio é pari a 81.318 €, con una variazione del -8% rispetto allo stesso semestre del 2013, e con una riduzione dal 2007 (quando il mutuo medio era di 185.462 €) del 56%.
Lo studio, inoltre, analizza alcuni indicatori di rischio (proporzione tra prestito e valore immobiliare, tipo di contratto di lavoro del mutuatario, quota mensile, durata del mutuo e proporzione tra la quota mensile del mutuo e il reddito del mutuatario), secondo i quali possiamo definire il seguente profilo di cliente: persona con contratto di lavoro indeterminato (83% dei casi), a cui è concesso un mutuo pari al 67% del valore dell’immobile e che paga una rata mensile di 378 € per una durata di 30 anni (60% dei casi). Inoltre, la proporzione tra la quota mensile del mutuo e il reddito del mutuatario, nel semestre analizzato, è pari al 20%.
“Abbiamo analizzato – specifica Lázaro Cubero dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa Spagna – anche il trend della domanda, distinguendo chi acquista per uso proprio e chi lo fa per investimento. L’investitore normalmente paga in contanti (83%), è un uomo (56,16%) e di nazionalità spagnola. L’età dell’investitore, al contrario di colui che acquista una residenza abituale, normalmente è un pò più alta e si situa nella fascia dai 45 anni in su; si tratta di un libero professionista o pensionato (47,39%) che acquista immobili del valore di circa 100.000€ nel 49,2% dei casi. L’immobile acquistato per investimento è più piccolo (61 mq)”.
Riassumendo, possiamo affermare che la Spagna si trova in un momento di assestamento dei prezzi. Da alcuni semestri è un mercato che alletta gli investitori per il livello di prezzi raggiunto, per la redditività nel comparto degli affitti e per la potenziale rivalutazione degli immobili nel medio e lungo termine.
A cura del Centro Studi Tecnocasa