“Un atto deprecabile che va condannato senza indugio sia per la gravità del gesto, per fortuna senza esito, sia per l’immagine della città di San Giovanni Rotondo, città dell’accoglienza, custode del corpo di san Pio e della sua opera”. Gennaro Giuliani, sindaco di San Giovanni Rotondo, commenta il tentativo di furto di alcune reliquie di san Pio da Pietrelcina custodite in una cappella del cimitero del comune garganico.
Le reliquie custodite riguardano alcuni capelli, una garza che avvolgeva il costato insanguinato e un paio di guanti, ospitate nella cappella dove sono sepolti numerosi frati cappuccini.
All’interno del cimitero sangiovannese c’è un’altra cappella, dove hanno trovato sepoltura i genitori di san Pio, Grazio Maria Forgione e Maria Giuseppa de Nunzio, un fratello e alcuni parenti, oltre a Maria Pyle, figlia spirituale prediletta del Frate con le stimmate.
“L’amministrazione comunale non lascerà impuniti simili tentativi sacrileghi e, manifestando fiducia nelle forze dell’ordine che faranno piena luce sull’episodio, intende costituirsi parte civile contro ignoti che hanno tentato di ferire la dignità e la figliale devozione verso san Pio di tutta la comunità sangiovannese”, conclude il sindaco Giuliani.