Roma – Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane, presieduto da Luisa Todini, ha approvato la Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2014. Nel semestre, i ricavi totali, inclusivi dei premi assicurativi, si sono attestati a 15 miliardi di euro in crescita rispetto ai risultati del primo semestre 2013 (13 miliardi) beneficiando della positiva performance del comparto assicurativo. Il risultato operativo è stato di 506 milioni (661 nel 2013).
Nell’ambito del business della Logistica e della consegna pacchi, il Corriere Espresso ha conseguito risultati positivi grazie allo sviluppo dell’eCommerce dove Poste Italiane mette al servizio dei Clienti una struttura logistica capillare integrata con sistemi di pagamento sicuri. Le buone performance hanno solo in parte mitigato la progressiva flessione dei servizi postali, che continuano a risentire della contrazione degli invii tradizionali e di una forte competizione sul prezzo nei segmenti remunerativi. L’andamento della domanda sui servizi postali conferma il trend negativo anche nel secondo semestre dell’anno. Inoltre, sui risultati del comparto postale, continua a incidere l’onere che l’Azienda sostiene per gli obblighi di fornitura del Servizio Universale.
Nei sistemi di pagamento il Gruppo ha confermato la leadership con 20 milioni di carte emesse, di cui 13 milioni prepagate, con un aumento delle transazioni del 5% (294 milioni di transazioni effettuate nel corso del primo semestre 2014). I bollettini pagati attraverso la piattaforma dei servizi digitali hanno raggiunto i 23 milioni mentre il valore delle transazioni finanziarie su PosteMobile ha superato i 150 milioni di euro. Il gruppo assicurativo Poste Vita, leader italiano nel settore con una raccolta di 75 miliardi di euro, ha consolidato il trend di crescita anche nel comparto dei piani pensionistici individuali superando le 670.000 adesioni.
Il Gruppo è esposto a una continua diminuzione dei volumi della corrispondenza che, nel contesto degli obblighi del servizio Universale, si ripercuote sul margine operativo. Le priorità individuate per la crescita sostenibile del Gruppo, sulle quali sono state già avviate specifiche iniziative, sono focalizzate al miglioramento della qualità e all’innovazione dell’offerta per recuperare quote di mercato nel servizio postale; al rilancio della logistica pacchi; all’innovazione dei servizi di pagamento e allo sviluppo dell’offerta di risparmio.
Poste Italiane ha avviato un dialogo per condividere con il Governo e le Istituzioni la revisione del sistema delle regole che garantiscano la sostenibilità del servizio postale universale in un contesto di contrazione strutturale dei volumi e di nuovi bisogni dei Clienti da soddisfare. La definizione di un quadro di regole certe e prevedibili è una condizione necessaria per finalizzare il piano aziendale di medio periodo e definire le prospettive economico-finanziarie dell’Azienda nel percorso della privatizzazione.
“I risultati del primo semestre 2014 confermano le valutazioni che avevo illustrato prima dell’estate: Poste Italiane può contare su un grande patrimonio di competenze, infrastrutture, fiducia dei cittadini e ha le potenzialità per svolgere un ruolo chiave nella modernizzazione e la crescita del Paese” – ha commentato l’Amministratore Delegato di Poste Italiane, Francesco Caio.”
“Lo sviluppo delle piattaforme nei pagamenti digitali, la leadership nella raccolta del risparmio privato e dei premi assicurativi e la capillare presenza sul territorio – ha aggiunto Caio, – ci pongono come uno dei motori per la crescita e la competitività dell’Italia. E’ una grande opportunità per il Paese, una sfida che richiede una profonda trasformazione della principale azienda pubblica italiana, un impegno che abbiamo assunto consapevoli del valore economico e dell’interesse sociale attesi”.
Recapitolando:
• Ricavi totali a 15 miliardi (13 miliardi nel primo semestre 2013)
• Risultato operativo a 506 milioni (661 milioni nel primo semestre 2013)
• Utile netto a 222 milioni (362 milioni nel primo semestre 2013)
• Pagamenti elettronici oltre la soglia dei 20 miliardi di euro