Aspettando Expo 2015, l’esposizione universale di Milano in cui si candida a ricoprire un ruolo di rilievo, il Distretto Tecnologico Alimentare D.A.Re. traccia il bilancio della prima parte del suo tragitto. E lo fa con una importante giornata studi – un convegno nazionale in cui verrà fatto il punto sui progetti più importanti, quelli in essere e quelli in cantiere – in programma martedì 9 settembre (dalle ore 9 presso la Biblioteca Provinciale Magna Capitana, in viale Michelangelo 1 a Foggia). “Cluster tecnologici: stato dell’arte e prospettive” il tema dell’incontro a cui prenderanno parte i massimi esperti del settore, una approfondita analisi socio-economica attraverso cui D.A.Re. oltre a esporre il diario del viaggio fino ad ora compiuto cercherà soprattutto tracciare una road map per il futuro. «In realtà avevamo anche noi – spiega il presidente del D.A.Re., prof. Gianluca Nardone – desiderio ed esigenza di fare un po’ di chiarezza all’interno dei nostri destini, visto che gli avvenimenti recenti ci hanno felicemente travolti. D.A.Re. non è più, per fortuna, la piccola realtà consortile e sperimentale nata dieci anni fa per fare da tramite tra la ricerca tecnologica e le possibili applicazioni legate al settore dell’agroindustria, D.A.Re. oggi è diventato un importante punto di riferimento nazionale e internazionale. E questo lo si deve innanzi tutto alla qualità del lavoro svolto in abbinata con istituzioni, in primissimo luogo con l’Università di Foggia, enti locali, partner pubblici e privati, ma anche grazie agli oneri e agli onori che ci sono piombati addosso dopo l’assegnazione dei cinque grandi progetti Pon 2013-2017 che hanno, questo va detto, strutturalmente cambiato la vita e forse il destino di D.A.Re. Da adesso in poi, ovvero dalla scadenza di quei progetti prevista per la fine del prossimo giugno, D.A.Re. dovrà mettere in campo tutte le conoscenze e le preziose esperienze acquisite in questo periodo, dimostrando che il proprio trend di crescita va di pari passo con le esigenze della ricerca e del territorio». Tra meno di un anno il termine naturale di questi progetti, il cui stato di avanzamento prosegue come da tabella concordata con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. In alcuni casi le sperimentazioni sono in fase molto avanzata, come ad esempio nel caso del progetto (denominato InFoPack) che punta al prolungamento della cosiddetta shelf life dei prodotti alimentari sugli scaffali dei supermercati. Lo stato di avanzamento dei progetti in altri casi sta restituendo risultati molto incoraggianti, come per il progetto ProAliFun in cui verranno realizzate paste innovative come la Pasta Light di frumento duro ad elevato contenuto in amido resistente, pasta ricca in beta-glucani, pasta gluten free, pane iposodico, pasta “simbiotica” contenente prebiotico (beta-glucani) e probiotico (batteri sporigeni); prodotti di origine animale (lattiero-caseari, ittici e carnei) a ridotto contenuto di acidi grassi saturi, arricchiti in acidi grassi polinsaturi e con eventuale aggiunta di composti nutraceutici a base di batteri probiotici, proteine/amminoacidi, vitamine e oligoele- menti. E come nel caso del progetto SIMiSA, che si occupa della prevenzione del rischio di contaminazione da microtossine e metalli pesanti, microrganismi patogeni ed alteranti nel vino, frumento e prodotti freschi (mozzarelle e prodotti ortofrutticoli). Un impatto talmente forte, quello dei Cluster sull’attività di D.A.Re., che la domanda ricorrente è adesso “cosa c’è dopo quei progetti?” Ragione per cui D.A.Re. ha deciso di provare a rispondere attraverso l’importante appuntamento del 9 settembre, a cui prenderanno parte partner istituzionali e privati coi quali il Distretto Tecnologico Agroalimentare lavora fin dalla nascita. «Sarà una grande occasione – aggiunge il direttore generale di D.A.Re., dott. Antonio Pepe – per provare a gettare le basi per l’immediato futuro, per candidarsi al seguito di una storia fino ad ora complessa, affascinante, non priva di momenti delicati ma forse proprio per questo bellissima. La storia di questi primi dieci anni di D.A.Re., un organismo che va difeso e protetto perché ha dimostrato, direi proprio sul campo, di essere una vera e propria officina delle idee e dei progetti. Dal 9 settembre, a cominciare dal convegno nazionale che abbiamo organizzato, progetteremo il futuro del Distretto Tecnologico Agroalimentare ma, in qualche modo, anche quello della ricerca tecnologica nel territorio, tracciando una linea comune che passando per l’Expo 2015 porta ai traguardi immediatamente successivi». Per l’occasione, proprio per celebrare questi primi 10 anni, D.A.Re. ha realizzato il primo video aziendale: un excursus della propria esperienza umana e professionale (sarà proiettato parallelamente al convegno) per riconoscere il peso e il ruolo che hanno avuto i partner nella seppur breve ma significativa storia di D.A.Re. all’ingresso della Biblioteca Provinciale Magna Capitana verrà allestito un workshop del progetto.