Italia paese di santi, navigatori, poeti e amanti dell’energia eolica. Da un sondaggio presentato pochi giorni fa a Roma, commissionato da APER (l’Associazione dei produttori di energia da fonti rinnovabili) GrandEolico all’Ispo di Renato Manheimer, è emerso infatti che l’80% degli intervistati si è espresso in modo favorevole sull’opportunità di sviluppare l’energia eolica nel Belpaese. Nello specifico il 42% del campione intervistato dice di essere molto d’accordo e il 38% abbastanza favorevole sull’opportunità di sviluppare l’energia del vento.
“Questa ricerca dimostra che la scelta politica di investire sull’eolico non è sbagliata – sottolinea Carlo Durante, amministratore delegato della società eolica Maestrale Green Energy e consigliere per l’eolico di APER-. Lo studio dimostra anche che gli italiani vorrebbero più industria italiana nell’eolico, e non solo importazione di tecnologie. Ma soprattutto ci impone adesso di passare a una nuova fase, di maggiore integrazione dell’eolico nel sistema elettrico italiano, una fase finalmente matura e realmente industriale che ancora oggi stenta a decollare”.
Tornando alla ricerca, emerge che l’energia eolica si piazza al secondo posto, dietro l’energia solare, per notorietà con l‘87% di intervistati che hanno risposto di conoscerla (il 58% conosce bene di cosa si tratta e il 29% ne ha sentito parlare). Va aggiunto che tra le rinnovabili, l’eolico è la fonte che ha goduto di un maggiore incremento in termini di notorietà, registrando un più 10 punti percentuale dal 2004 a oggi.
Anche in questo settore credenze e falsi miti si rincorrono. Alla richiesta di rispondere sulla correttezza o meno di alcune informazioni, circa un quarto degli intervistati non è stato in grado di esprimere un’opinione. La maggioranza del campione è consapevole dell’assenza di rischi per la salute (61%). Molti inoltre non hanno un’idea corretta della resa energetica di un impianto, né della sua completa reversibilità. Infine, sorprende che il fatto di abitare in prossimità di un parco eolico non cambia in modo sostanziale la percezione degli intervistati anche se, in parte, alimenta il timore sui presunti rischi per la salute e sull’irreversibilità degli impianti. Timori questi che si traducono, a volte, in una maggiore confusione sulle esatte informazioni riguardanti l’eolico.
Impressioni positive giungono da coloro che hanno visto dal vivo una fattoria eolica (60%). La maggioranza considera gli impianti visti “moderni” (85%) e suggestivi (58%) e non ritiene né che possano “rovinare il paesaggio” (69%), né che “siano rumorosi” (65%). Chi invece abita nelle vicinanze di un impianto tende a ridimensionare leggermente le impressioni positive, che restano, comunque, condivise dalla maggioranza degli intervistati (il 75% li considera moderni).
L’eolico e l’economia. In questo ambito la maggioranza degli intervistati ritiene che l’eolico possa essere volano di innovazione per il Paese (75%) e per le comunità locali (74%). Questa idea circola soprattutto tra coloro che hanno visto dal vivo un impianto eolico, tra i più giovani e i più istruiti.
Il 64% del campione nega poi che la presenza di un parco eolico danneggi le condizioni climatiche dell’ambiente circostante.
L’eolico e le attività sul territorio. Pastorizia e agricoltura sono le principali attività lavorative che possono essere svolte su un terreno su cui è installato un impianto eolico. Purtroppo, solo il 41% del campione è consapevole di queste opportunità, il 36% si dice scettico in proposito, mentre il 23% non sa o non risponde.
Infine, di fronte al legame tra eolico e criminalità il campione si divide tra il 28% che crede ci sia un legame e il 39% che non è d’accordo; il 33%, invece, non ha un’opinione in merito.