Manca poco meno di una settimana all’apertura delle conferenze plenarie e delle sessioni di workshop di InternetDays, il nuovo evento digitale italiano nato a Milano nell’ambito della Settimana della Comunicazione: due giorni, il 2 e 3 ottobre 2013, dove si parla di Internet in tutte le sue forme, spaziando da internet legato al business, a internet of things, a internet dedicato alla salute e alla musica.
Il ricco e variegato palinsesto prevede due mattinate di conferenze plenarie in cui si susseguiranno quattordici relatori anche internazionali, con referenti, tra gli altri, di Google, di Microsoft, di Facebook, di PayPal. Nel pomeriggio si svolgeranno invece quarantadue workshop, il più ricco palinsesto di un evento di due giorni. L’ideatore di InternetDays, Roberto Silva Coronel – CEO DigitalEvents, ha voluto creare un appuntamento, aperto al pubblico, al fine di affrontare il rapporto fra i Cittadini e la Rete in termini di comportamenti e attitudini, con uno sguardo d’attenzione rivolto alla propensione al consumo in Rete. L’obiettivo di InternetDays è quello di aiutare l’Italia a utilizzare la Rete come opportunità strategica per uscire da questa crisi strutturale. L’evento ha trovato ampi spazi di visibilità pubblicitaria attraverso i media e le concessionarie che hanno supportato questa nuova iniziativa: Italiaonline, Mediaclic, Publikompass, Rcs, Talent Manager, WebAds.
Layla Pavone – Presidente Advisory Board Internetdays e Managing Director Isobar, introduce la due giorni e si dichiara in linea con la filosofia di InternetDays: “Io ho deciso già da tempo di stare dalla parte di quelli che non si lamentano e che invece continuano a fare, con grande passione, con l’ambizione di poter contribuire a cambiare le cose, a migliorare ad innovare”.
Nella prima mattinata, il 2 ottobre, sarà ospite della conferenza plenaria “The Global Digital Landscape” in cui si illustreranno scenari, ispirazioni e visioni internazionali sul nostro futuro, uno degli speaker di punta di InternetDays: Derrick De Kerckhove, professore presso University of Toronto e Università Federico II di Napoli. Il suo intervento, dal titolo “Il sistema limbico della rete: corpo, mente e strategie promozionali” mostra come l’industria promozionale si stia interessando alla mente per capire come aggiustare meglio le sue strategie di branding, pubblicità e oltre. L’arrivo delle nuove tecnologie ha certamente spinto questo tipo di ricerca; De Kerckhove studia la biologia delle emozioni applicata alla rete ed è convinto che: “le strategie promozionali fondamentali devono contare su tre regole: diffondere, coinvolgere e creare comunità. I social media sembrano creati spesso per questo e sappiamo che di tutte le cose che la gente è sempre disposta a condividere, l’emozione – di rabbia, di gioia o di sorpresa – è certamente quella più condivisa. Secondo De Kerckhove la dimensione emozionale e la rete sono quindi fortemente connesse fino ad arrivare a dire che: “L’emozione si profila e si sviluppa nella rete attraverso i social media (oltre ad altre piattaforme), come lo fa nel corpo: Internet è un vero e proprio sistema nervoso sociale”. E l’utente adesso è “un partecipante sempre più attivo ed interattivo con l’impresa tanto che si può chiedere a lui stesso di fare pubblicità: così si crea la viralità in Rete”.