«La città di Foggia è un po’ più accogliente ora che è stata finalmente istituita ‘Via della Casa Comunale’». Con queste parole il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, scrive ad Antonio Barbone per comunicargli l\’effettiva attivazione della cosiddetta \’via per i poveri\’, la strada fittizia ma produttrice di effetti giuridici che garantisce la residenza anagrafica anche ai senzafissadimora. Fu proprio Antonio Barbone, attuale consigliere comunale virtuale dei senzatetto, ad inserire nel programma elettorale che lo vide competere lo scorso anno alla carica di primo cittadino, l\’esigenza di rendere esecutiva la \’via\’ che restituisce i diritti ai poveri. Diritti come: assistenza sociale, sussidi economici, diritto di voto, rilascio della certificazione anagrafica di stato civile, assistenza legale. A meno di un anno dalla sua discesa in strada, dunque, Antonio Barbone può festeggiare l\’adozione da parte dell\’Amministrazione Comunale di uno dei suoi dieci punti finalizzati a creare \’una Foggia migliore\’.
La lettera che il sindaco Mongelli ha scritto ad Antonio Barbone, «in rappresentanza di tutti i senza tetto che vivono nella nostra città, ai margini della nostra comunità pur popolando le strade e le piazze del centro cittadino», è stata pubblicata sul nuovo numero di FogliodiVia in distribuzione per le strade della città. Partendo dal concetto che privati di una residenza anagrafica i poveri non hanno diritto di voto o non possono accedere al sostegno dei servizi sociali, il sindaco Mongelli rileva che «ora lui e tutti i senza tetto possono dire di abitare in ‘Via della Casa Comunale’. A questo indirizzo – scrive il primo cittadino – possono chiedere che sia recapitata la loro posta; questo indirizzo possono scrivere sulla tessera sanitaria e su quella elettorale; questo indirizzo possono indicare a chi si occupa della loro assistenza. E’ sorprendente scoprire quanto poco era necessario fare per restituire così tanti e importanti diritti a decine di donne e uomini oggi meno emarginati e, speriamo, meno sofferenti». L\’auspicio di Mongelli, quindi, è di «fare ancora tanta strada» insieme ai Fratelli della Stazione e ad Antonio Barbone.
In pratica, le modalità di fruizione del diritto alla residenza anagrafica per i senzadimora sono state dettate dall’Assessorato alle Politiche Sociali, che ha individuato come responsabile il dottor Ferdinando Fischietti, dirigente dell’Ufficio Anagrafe, e chiarito che, nella concessione della residenza fittizia, le strutture comunali agiranno in coordinamento con le associazioni di volontariato e con il privato sociale, cui spetta il compito di segnalare agli utenti la possibilità concessa dal Comune di Foggia, ma anche di filtrare le richieste, onde evitare l’inutile concessione della residenza a persone senzafissadimora che non siano domiciliate per un periodo medio-lungo sul territorio cittadino.
Antonio Barbone, i senzatetto di Foggia, i Fratelli della Stazione, la redazione del giornale di strada FogliodiVia, gli Avvocati di Strada ringraziano di cuore il sindaco Gianni Mongelli per la sensibilità mostrata, per aver restituito dignità e senso di appartenenza a quanti vivono di stenti ed in odore di emarginazione. Così come ringraziano l\’assessore alle Politiche Sociali, Pasquale Pellegrino e tutti coloro che hanno reso possibile che i poveri di Foggia possano diventare meno \’invisibili\’.
Il contenuto integrale della lettera si può leggere su www.fogliodivia.blogspot.com